Beppe Grillo manterrà la sua promessa di tornare al teatro e agli spettacoli dopo le elezioni dello scorso febbraio? L’impegno fu assunto nelle settimane calde del pre-voto per le politiche.
[ad]Eravamo, infatti, a inizio anno, a gennaio per la precisione, ed il blogger genovese in un’intervista concessa a Byoblu, il blog dell’amico Messora, spiegò che una volta entrati i “pentastellati” in Parlamento lui sarebbe tornato alle sue cose, ovvero agli spettacoli ed al teatro.
Come spesso avviene con le prese di posizione di Grillo, anche quello destò scalpore e suscitò polemiche. Il blogger, nonché fondatore del Movimento 5 Stelle, dovette spiegare con una battuta via Twitter che non si sarebbe affatto ritirato. Anzi, rilanciò sul social network che il suo impegno continuava almeno fino a quando tutti gli altri (riferito al vecchio sistema dei partiti, ai Bersani, ai Berlusconi, ecc.) non sarebbero andati via, tutti. Resta quindi aperto il problema che tutt’oggi Beppe Grillo continua, legittimamente, ad esercitare un ruolo da leader politico anche se non accetta minimamente di essere etichettato così. Anzi quasi minaccia querela verso coloro che continuassero a definirlo così.
Da questo paradosso si può anche capire perché resti aperta la questione sul “se” e “quando” l’ex comico tornerà a fare solo il comico. Forse proprio in queste due dichiarazioni (mi ritiro, anzi non mi ritiro affatto) c’è la sintesi di un capo-partito che vuole ostinarsi a non essere tale: ma proprio in questi giorni difficili con i “pentastellati” alle prese con continue riunioni parlamentari, relative alla linea politica da tenere in aula e fuori dal Palazzo, emerge con forza l’esigenza che i “cittadini 5 stelle”, ovvero deputati e senatori “grillini”, trovino un leader ed una posizione chiara da seguire. Così da non finire, sistematicamente nel tritacarne delle dichiarazioni e delle smentite, una cosa che capita quasi ogni giorno ai capigruppo ed ai membri di Montecitorio e Palazzo Madama.
Grillo prima o poi dovrà fare chiarezza, definire il proprio ruolo e far capire a tutti se, come appare, è un leader politico o se, invece, come da sempre sostiene, vuole “innescare” il processo di rinnovamento della politica e lasciare che i cittadini “pentastellati” vadano da soli.
La confusione della politica italiana è già tanta e ciò impone chiarezza da parte di tutti, a partire da Grillo che in questa fase è la novità più grande del panorama nazionale. Così si potrà anche comprendere l’effettiva capacità di tenere fede o meno ai tanti ambiziosi impegni assunti con gli elettori.
A cura di Paolo Trapani – www.promessepubbliche.com