Come ormai ovunque in Europa, anche le elezioni tenutesi a Bremen nella giornata di domenica 22 maggio 2011 per il rinnovo dell’amministrazione della città-stato sono state particolarmente punitive nei confronti delle forze di governo nazionale. L’esito dell’appuntamento elettorale era di per sé scontato, in quanto Bremen è da sempre considerata una delle maggiori roccaforti socialdemocratiche della Germania, ma l’entità della vittoria della coalizione di centrosinistra costituisce un nuovo, importante messaggio di sfiducia per il governo federale di Berlino.
Esiti delle elezioni amministrative 2011 nel land di Bremen |
Distribuzione dei voti alle elezioni amministrative 2011 nel land di Bremen |
Il primo dato che emerge dall’analisi del voto è la progressiva disaffezione della città per la politica, un elemento spesso conseguente alla stabilità amministrativa che nel land dura ormai da oltre mezzo secolo. Malgrado l’apertura del voto anche ai giovani di sedici e diciassette anni, l’affluenza si è rivelata in calo rispetto al 2007, passando dal 57,5% al 56,5% e toccando un nuovo minimo storico. Non vi è stato l’exploit del voto giovanile come ci si aspettava, ma non vi è stata nemmeno la risalita dell’affluenza registrata negli appuntamenti precedenti.
[ad]I risultati del voto, al contrario, mostrano una tendenza comune rispetto ai precedenti appuntamenti elettorali tedeschi di questo 2011: le forze di centrodestra al governo a Berlino arretrano, quelle di centrosinistra all’opposizione avanzano.
L’alleanza conservatrice CDU – FDP perde quasi il 9% dei consensi; in particolare la CDU, il partito di Angela Merkel, arretra di oltre cinque punti percentuali galleggiando intorno ad un modesto 20%, lasciandosi sopravanzare dai Grünen e finendo quindi terza forza nella regione. Peggio ancora fanno i liberali della FDP: sebbene il loro calo sia contenuto ai tre punti percentuale, finiscono al di sotto della soglia del 5% e restano fuori dal parlamento regionale. In termini di seggi, la perdita secca per la coalizione di governo è di 8 seggi, -3 per la CDU e -5 per la FDP.
Bilancio positivo invece per le forze di centrosinistra, che nel loro complesso si attestano ad oltre il 65% – conteggiando anche la Linke – con un +5% sul 2007. In realtà, scendendo nel dettaglio dei singoli partiti, la SPD si mostra in moderata risalita, poco meno di due punti percentuali, e sono quindi gli ecologisti a godere di gran parte dell’avanzamento della coalizione. I Grünen diventano secondo partito del land con oltre il 22% dei voti e 21 seggi, 7 in più rispetto alla precedente tornata elettorale.
La Linke, come già in altri lander, soffre la concorrenza dei Grünen, ma resiste qualche decimo percentuale sopra la soglia minima per entrare nel parlamento regionale, mostrando una flessione di poco meno di tre punti percentuale.
Da menzionare, infine, la lista civica BIW, che malgrado si sia attestata sotto il 4% riesce a mandare in parlamento un proprio esponente grazie al particolare sistema di voto della cittadina costiera di Bremenhaven.
Composizione del parlamento regionale di Bremen dopo le elezioni amministrative 2011 |
Del tutto scontata la formazione del nuovo parlamento, che consisterà essenzialmente nella riconferma della coalizione rosso-verde guidata dal presidente uscente Jens Böhrnsen. Le formazioni di governo escono tuttavia nettamente rafforzate dalla competizione elettorale: se nel precedente mandato infatti i rosso-verdi controllavano il 55% dei seggi, oggi tale percentuale è salita fino a sfiorare il 70% dell’aula. Una maggioranza bulgara che consentirà alla roccaforte socialdemocratica altri quattro anni di governo senza scossoni.
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[ad]Ben più interessante è il rapporto di forza interno al centrosinistra tra SPD e Grünen: a conti fatti, sono gli ecologisti in effetti i veri vincitori della tornata elettorale. L’avanzata generale del centrosinistra ha consentito ad entrambi i partiti di incrementare le dimensioni delle proprie delegazioni al parlamento generale, ma mentre la SPD guadagna 5 seggi, i Grünen aumentano di 7 unità la propria formazione. In sostanza, mentre nel 2007 la coalizione si poteva considerare per il 70% rossa e per il 30% verde, oggi le percentuali aggiornate diventano 63% e 37%.
L’ennesima riprova che i Grünen sono ormai da considerarsi un vero e proprio partito di massa, dopo la consacrazione di marzo nel Baden-Württemberg che ha permesso agli ecologisti per la prima volta nella loro storia di esprimere un presidente di regione.
Al momento l’alleanza tra verdi e socialdemocratici sembra solida, ma in molti ambienti vicini alla Merkel si parla apertamente di una replica su scala nazionale dell’alleanza nero-verde che ha retto Hamburg per un decennio. Seppure confortata dai numeri attuali, questa opzione è al momento pura fantapolitica, e gli elettori hanno già mostrato di non gradirla, punendo in maniera severa CDU e Grünen nell’unico land, appunto Hamburg, in cui i due partiti si erano alleati. Di fronte ad una FDP sempre più in difficoltà ed un Bundesrat in cui le forze di opposizione sono vicine alla maggioranza assoluta dei seggi questa potrebbe essere l’unica mossa ormai rimasta in mano ad Angela Merkel.