Beppe Grillo tuona ancora contro i media italiani, colpevoli di fare “un’informazione di regime, totalitaria, simile alle purghe staliniane degli anni ’30”. E’ per colpa loro che “i partiti che hanno ridotto l’Italia in una comprimaria e consegnato le prossime generazioni alla miseria e all’emigrazione hanno avuto ancora la maggioranza dei voti alle scorse elezioni”. Per Grillo infatti una parte degli italiani “vive in un gigantesco Truman show, la cui responsabilità va attribuita per intero ai giornalisti italiani, con le solite poche e, in un Paese come il nostro, più che lodevoli eccezioni.E’ in atto una guerra dichiarata contro la realtà, mistificazioni, allusioni, menzogne vengono sputate dall’informazione quotidianamente”.
[ad]Media e partiti sono “conniventi” per il leader Cinque Stelle. “Un’informazione omologata in un grande inciucio per mantenere privilegi, caste, parassiti sociali trasversali. Questa peste che tocca e ammorba chi non ha altre fonti di informazione è pagata dalle stesse vittime attraverso i contributi (diretti e indiretti) ai giornali e dal canone e dalle tasse per la RAI per un servizio pubblico indecente. La RAI è il megafono dei partiti, se la paghino loro”. Grillo conclude poi ribadendo uno dei punti del programma Cinque Stelle: “l’istituzione di un solo canale RAI, senza vincoli verso i partiti, senza pubblicità e la vendita dei rimanenti due canali”.