Dopo la guida su come si vota alle elezioni comunali al primo turno, è il tempo di un breve memorandum dedicato ai ballottaggi, che coinvolgeranno 6 province e 88 comuni (su tutti Milano, Napoli, Cagliari e Trieste, ma anche Fraine, in provincia di Chieti: per scoprire perché vai al fondo dell’articolo).
COME SI VOTA?
La scheda sarà molto più semplice di quella del primo turno: da una parte il candidato A e dall’altra il candidato B. Sotto ai nomi ci sono le liste che sostengono il rispettivo candidato sindaco.
È quindi sufficiente fare una croce sul nome del candidato preferito.
[ad]Contrassegnare una lista è altrettanto possibile, anche se giudicato «improprio» dalle istruzioni per le operazioni degli uffici elettorali pubblicate dal ministero dell’Interno:
il voto è valido anche quando l’espressione del voto stesso sia stata impropriamente apposta fuori dallo spazio contenente il nominativo del candidato ovvero sul contrassegno di un gruppo o di una lista collegati
Quello che conta è che
1) la volontà dell’elettore sia chiara
2) il voto non sia riconoscibile
SONO A MILANO E VOGLIO VOTARE PER LA MORATTI.
Vediamo tutto con un esempio pratico.
Se sono un elettore di Milano e voglio votare Letizia Moratti, basta che faccia una croce sul suo nome.
In alternativa, posso contrassegnare una lista collegata (ad esempio il simbolo del PDL), fatte salve le considerazioni scritte sopra.
SONO A MILANO E VOGLIO VOTARE PER PISAPIA.
Se sono un elettore di Milano e voglio votare Giuliano Pisapia, basta che faccia una croce sul suo nome.
In alternativa, posso contrassegnare una lista collegata (ad esempio il simbolo del PD), fatte salve le considerazioni scritte sopra.
POSSO FARE IL VOTO DISGIUNTO?
No. In nessun caso è possibile fare il voto disgiunto (cioè votare una lista di centrosinistra e il candidato sindaco di centrodestra o viceversa): in questo caso il voto sarà annullato, perché è come se avessi votato contemporaneamente, per esempio, la Moratti e Pisapia.
IL BALLOTTAGGIO ESISTE SOLO NEI COMUNI SOPRA I 15.000 ABITANTI. PERCHE’ ALLORA SI TORNA A VOTARE ANCHE A FRAINE, IN PROVINCIA DI CHIETI, CHE HA SOLO 463 ABITANTI?
Perché, caso più unico che raro, al primo turno entrambi i candidati hanno ottenuto esattamente lo stesso numero di voti: 194 pari. Chissà se stavolta cambierà qualcosa.