Primarie Sindaco di Roma
Domenica 7 Aprile si terranno le primarie del centrosinistra per la corsa alla poltrona di sindaco di Roma, dopo la bruciante sconfitta del 2008 subita da Rutelli che ha consegnato, per la prima volta dalla fine della Prima Repubblica, la città al centrodestra nella persona dell’attuale sindaco Alemanno.
[ad]Considerata una corsa scontata fino a non molti mesi fa, la corsa per il Campidoglio appare ora invece più incerta che mai in virtù delle ambizioni del MoVimento 5 Stelle, che dopo lo splendido risultato conseguito alle elezioni politiche e a causa del cosiddetto “effetto Parma” che potrebbe convogliare sul suo candidato in eventuale ballottaggio i voti del polo escluso dal secondo turno, ha ora serie mire di conquista sulla poltrona di primo cittadino della Capitale alle amministrative di fine maggio.
Il centrosinistra tenta di reagire attraverso le primarie, sperando in una sorta di campagna elettorale prolungata che produca l’onda di visibilità dei candidati e della coalizione in generale avvantaggiandola in termini di consensi alle urne. Le primarie, oltre che il candidato sindaco, riguarderanno anche – per la prima volta – la scelta dei candidati alla presidenza dei singoli municipi, in un continuo processo di ampliamento della partecipazione dell’elettorato e delle offerte di democrazia diretta offerte dalla coalizione progressista.
Saranno alla fine sei i candidati alle primarie, dai nove previsti fino a non molto tempo fa.
Rispetto alle intenzioni iniziali, infatti, si sono registrate dapprima le defezioni di Umberto Marroni e Luigi Neri, e successivamente quella dell’imprenditore Alfio Marchini, ritiratosi pur avendo provveduto a depositare le firme necessarie.
Nella serata di venerdì 5 aprile i sei candidati rimasti in lizza saranno ospiti negli studi di Sky TG24 per un confronto programmatico prima del voto domenicale.
Ignazio Marino (Partito Democratico)
Il primo candidato alle primarie è il Ignazio Marino, classe 1955, chirurgo specializzato in trapianti di fama mondiale e senatore dal 2006, dapprima come indipendente nei DS e successivamente come membro effettivo del PD. Ha corso le primarie del 2009 per la segreteria nazionale del partito, classificandosi terzo dopo Bersani e Franceschini, ed è attualmente membro della Commissione Igiene e sanità e presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale. Si è sempre contraddistinto per la sua visione laica della politica e sono note in particolare le sue battaglie sul testamento biologico; ha ottenuto per queste primarie l’appoggio esplicito di Nichi Vendola, malgrado la presenza di un candidato di SEL nella competizione.
David Sassoli (Partito Democratico)
Classe 1956, europarlamentare e capogruppo a Strasburgo, il secondo candidato è il giornalista David Sassoli, nato a Firenze ma romano d’adozione, già vicedirettore del TG1, presidente dal 2004 al 2007 del sindacato dei giornalisti romani, e cofondatore di Articolo 21, importante movimento in difesa della libertà di stampa. Tra le sue collaborazioni televisive spiccano quelle con Michele Santoro, a Il rosso e il nero e a Tempo Reale nei primi anni ’90. Proprio sul tema della libertà di stampa si dipana buona parte della sua attività politica, e si ricordano in questo senso le sue battaglie contro gli svariati tentativi di legiferazione in materia di intercettazione dei governi presieduti da Silvio Berlusconi.
Paolo Gentiloni (Partito Democratico)
Malgrado sia indicativamente della stessa età di Marino e Sassoli, il curriculum politico di Paolo Gentiloni, terzo candidato, è di gran lunga più consistente. Portavoce del sindaco di Roma, responsabile della comunicazione del comune, assessore al Turismo con delega al Giubileo, poi nel 2001 il salto alla politica nazionale con l’elezione a deputato. In tale veste presiede la Commissione di Vigilanza RAI, e ricopre poi il ruolo di Ministro delle Comunicazione del Governo Prodi II dal 2006 al 2008. Gentiloni, generalmente considerato uno dei fedelissimi di Walter Veltroni, appartiene all’ala più moderata e cattolica del Partito Democratico.
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