Beppe Grillo risponde a chi, come Roberto Zanda del Pd, aveva dichiarato che “prima si fa il governo e poi le commissioni” e “occupare il Parlamento è antidemocratico“. “Il golpe è iniziato da anni. Un golpe alla luce del sole per delegittimare e svuotare il Parlamento. L’Italia non è più una repubblica parlamentare, come previsto dalla Costituzione, ma una repubblica partitica. I partiti hanno sostituito la democrazia. La volontà popolare è diventata una barzelletta” attacca Grillo in un post al vetriolo sul suo blog. Il portavoce dei Cinque Stelle denuncia l’attuale situazione politica con un “governo che dovrebbe governare ma ha di fatto sostituito l’attività parlamentare e legifera attraverso i decreti legge, provvedimenti provvisori avente forza di legge, che dovrebbero essere adottati SOLO in casi straordinari di necessità e urgenza dal Governo, ai sensi dell’art. 77 della Costituzione”.
[ad]Per Grillo il Parlamento è in “coma da dicembre” ovvero da quando Monti ha ricevuto una “non sfiducia”. Per questo a maggior ragione è necessario quanto prima istituire le Commissioni parlamentari. “Ma i partiti non le vogliono” attacca Grillo. E il motivo, per il portavoce dei Cinque Stelle è semplice: “In Parlamento c’è ora un nuovo arrivato, un imprevisto, il M5S che vuole avviare al più presto una serie di leggi che per pdl e pdmenoelle sono come l’aglio per i vampiri. Legge sul conflitto di interessi, legge anti corruzione, applicazione della legge sulla ineleggibilità, legge per togliere con effetto retroattivo da questa legislatura il finanziamento pubblico ai partiti, eccetera, eccetera”. Per Grillo, quindi, chi dice che per fare le Commissioni serve prima un governo “racconta balle”. “Il rischio – spiega Grillo – è trovarsi il Parlamento bloccato per un anno”.