Il sondaggio Ipsos presentato a Ballarò non presenta novità eclatanti. La coalizione di centrodestra, se si andasse a votare, risulta essere la prima con il 32,1% dei consensi. Un dato questo confermato anche dagli altri istituti demoscopici. Segue a stretto giro il centrosinistra che risente dello stallo politico e del “congelamento” di Bersani.
[ad]Probabilmente l’incontro tra il segretario Pd e Berlusconi avvenuto oggi nel tardo pomeriggio porterà a degli spostamenti di voto significativi, soprattutto nell’elettorato di centrosinistra che malvede un accordo con il “nemico” giurato Berlusconi. Il M5s paga la sua linea ostruzionista perdendo quasi un punto percentuale rispetto al risultato delle elezioni e si attesta al 24,6%.
L’istituto guidato da Pagnoncelli ha chiesto agli italiani chi vincerebbe alle prossime elezioni. Berlusconi manco a dirlo ha raccolto il 38% delle preferenze staccando nettamente Bersani al 21% e Grillo al 20%. Segno che il Cavaliere ha ancora molto appeal.
Altro dato interessante sondato da Ipsos, ma anche questo già assodato da altri istituti demoscopici, è il consenso del Pd con o senza Renzi. Ad oggi infatti, con un Pd a conduzione Bersani, i democratici raccoglierebbero il 28,2% delle preferenze. Se invece a guidare il Pd fosse il sindaco di Firenze il partito guadagnerebbe 4 punti percentuali in più attestandosi al 32,5%. Un altro segnale che conferma la scarsa fiducia dell’elettorato di sinistra nei confronti della leadership di Bersani.
Ipsos ha anche sondato gli italiani su cosa sarebbe meglio fare in una situazione di stallo come quella in cui versa il Parlamento italiano. Il governo di minoranza perseguito da Bersani è quello che ha raccolto meno preferenze attestandosi all’11%. Gli italiani preferiscono un governo di scopo che riformi la legge elettorale (33%) seguito da un governo di larghe intese Pd-Pdl (25%). Andare subito al voto invece è la soluzione indicata da un quarto degli italiani.