Lo stallo italiano preoccupa l’economia e le istituzioni europee. Da Bruxelles, la Commissione denuncia un rischio contagio che potrebbe arrivare dall’Italia. Ma, mentre la commissione europea denuncia il rischio contagio dal Belpaese, dai mercati arrivano segnali completamente opposti, con l’ottimo risultato dell’asta di bot italiani.
L’allarme arriva da Bruxelles dove la Commissione Europea, nel rapporto sugli squilibri economici, denuncia una situazione estremamente difficile in Italia. “In Italia – si legge nel rapporto – persistono squilibri macroeconomici che richiedono monitoraggio e azioni decise”. Particolarmente preoccupante per l’Europa sembra essere l’andamento dell’Export italiano, con la pesante perdita di competitività. E’ per questa situazione che l’Unione Europea teme ancora un rischio contagio proveniente dall’Italia, visto che “il Paese è vittima degli umori dei mercati e degli investitori”. Questa situazione necessita di riforme strutturali per la riduzione del rapporto debito/PIL, riforme già avviate ma non ancora del tutto adottate dal governo italiano.
Di tutt’altra opinione è il l’Ocse, secondo cui l’Italia vivrà una svolta positiva nei prossimi tempi, rispettando il trend generale delle economie europee. L’Italia, infatti, ha fatto registrare un +0,13% su base sequenziale, nonostante un -0,22% su base annua. Meglio ha fatto la Germania, che registra un +0,23% mentre la Francia resta in stallo, con solo un +0,06%.
Anche i risultati dei mercati sembrano stridere con quanto detto dalla Commissione Europea. Infatti, il tesoro ottiene un gran risultato nell’asta dei Bot di oggi, dove riesce a piazzare titoli per 11 miliardi di euro. Degli 11 miliardi piazzati, 3 sono su titoli a 3 mesi, con un rendimento del 0,24% rispetto allo 0,76% di Ottobre 2012, mentre gli altri 8 miliardi sono stati reperiti con titoli a 12 mesi con un rendimento dello 0,92% rispetto al 1,28% di Marzo. Quest’importante successo ha notevoli ripercussioni anche sullo spread dei btp decennali, che scende sotto quota 305 punti base, dimostrando una sostanziale fiducia dei mercati rispetto all’Italia.
Secondo Bruxelles, il problema dell’Italia sta anche nel sistema bancario, “più debole del 2011 ed incapace di sostenere le richieste economiche delle imprese”. L’Italia, prosegue Bruxelles, necessita di un sistema fiscale più propenso e favorevole all’iniziativa d’impresa, oltre che attuare a fondo le riforme varate qualche mese fa e procedere con un miglior consolidamento dei conti nazionali.
L’export italiano, secondo le istituzioni europee, soffre di un’incapacità di investimenti in ricerca e sviluppo, restando inchiodato a prodotti con bassa specializzazione, mercato nel quale è praticamente impossibile competere vista la forte presenza di imprese cinesi e indiane, in particolare. L’Italia, secondo l’Europa, dovrebbe procedere ad investire in ricerca e sviluppo per passare a prodotti hi-tech e migliorare l’efficienza dell’amministrazione pubblica.
“Italia non contagia nessuno” ha dichiarato il premier Mario Monti replicando in questo modo alle affermazioni del commissario Ue agli affari economici e monetari europei, Olli Rehn che aveva lanciato nuovamente l’allarme sui conti italiani.