D’Alema pace con Renzi: “Sbagliato escluderlo, no a scissioni”
I due (ex) nemici si sono incontrati a Firenze. Il rottamatore Renzi e il rottamato D’Alema hanno discusso per circa un’ora nella sala di Clemente VII, l’ufficio del sindaco a Palazzo Vecchio. Un incontro annunciato da giorni che sembra preludere ad una “pax” interna al partito democratico. Al sindaco di Firenze non è andata infatti giù la mancata nomina a Grande Elettore. E’ sicuro di essere stato pugnalato alle spalle dai vertici del partito che vedono in lui un pericolo, una minaccia dello status quo. Le sue dichiarazioni al vetriolo (“Meglio andare al voto subito”) hanno spaccato il Pd, tra renziani e bersaniani. Renzi ha paura che Bersani, insieme a Franceschini, Letta e gli altri big del Pd, stia cercando un accordo con Berlusconi, non tanto per formare un governo di larghe intese, quanto per annullare la sua forte leadership acquisita negli ultimi tempi. Sondaggi alla mano infatti, Renzi è il politico più gradito all’elettorato italiano, secondo solo al presidente Napolitano. Per questo D’Alema si è fatto ambasciatore ed è andato direttamente a Firenze a trovare il suo (ex) nemico.
[ad]D’Alema parla finito l’incontro – “Quel voto è stato un errore” ha detto il presidente del Copasir riferendosi alla mancata nomina di Renzi a Grande Elettore. D’Alema ha poi escluso possibili scissioni all’interno del partito ventilate dai giornali. “Due come noi che dovrebbero scindersi vengono invece da una cordiale e amichevole conversazione”. Sulle modalità di scelta del prossimo inquilino del Quirinale D’Alema conferma la linea Bersani:” È stato scelto un metodo di ampia consultazione, condotta da Bersani, per scegliere un candidato o una candidata di alto profilo, e che abbia il più alto consenso possibile. Chi sarà il candidato lo dirà Bersani”.