Le cifre da capogiro della corruzione in Russia
Più delle risorse naturali, in Russia, la corruzione è il business maggiormente redditizio. Questo è quello che emerge, ma non era una novità, dalla relazione presentata da Kirill Kabanov, capo del Comitato Nazionale Anticorruzione.
[ad]La novità è la cifra esorbitante di questo fenomeno endemico e dilagante che si aggira intorno ai 300 miliardi di dollari l’anno.
Nella relazione è stato evidenziato anche come oggi lo scenario sia cambiato rispetto al passato e si stia assistendo, negli ultimi anni, al dilagare incontrastato dell’illegalità. “La corruzione un tempo coinvolgeva solo i livelli superiori dell’amministrazione pubblica, ed era controllabile da parte del sistema; ora invece pervade anche quelli medi e inferiori: ciò porta a tensioni sociali”.
Così si è espresso Kabanov durante la conferenza stampa di presentazione del rapporto tenutasi il 10 aprile. Tuttavia, durante il suo discorso, ha lamentato la scarsa partecipazione dei cittadini nella lotta contro la corruzione. Questo dato allarmante sta a indicare come a livello di opinione pubblica tale problema non sia sentito in modo pressante e come la richiesta di legalità non sia percepito ancora come un’istanza primaria.
Secondo Kabanov, gli esperti del CNA sono in grado proporre una serie di misure per rafforzare la lotta contro la corruzione. Per fare qualche esempio di proposta concreta si potrebbero ratificare gli strumenti internazionali sul controllo delle entrate e delle spese dei funzionari e prevedere “un meccanismo per dare seguito a indagini penali nei casi di non conformità dei dati”. Egli ha anche chiesto con forza alla politica una maggiore attenzione nell’assegnazione dei doveri e delle responsabilità dei funzionari governativi centrali e locali per le decisioni in materia di spese di bilancio pubblico.
Insomma un quadro ancora a tinte fosche quello che descrive lo stato dell’apparato amministrativo e politico della Federazione Russa, che, nonostante gli sforzi della Presidenza Medvedev e dell’attuale di debellare questa piaga, mostra tutti i limiti delle decisioni fin qui prese e di una linea di condotta contro i corrotti e i corruttori che per il momento non ha pagato.
(Fonte ITAR-TASS)