Sondaggio Swg, intenzioni di voto e Renzi leader ideale dei giovani
Swg ha rilasciato oggi un sondaggio elettorale che conferma le intenzioni di voto degli italiani delle ultime settimane, con la coalizione di centro destra che, alla situazione attuale, vincerebbe le elezioni superando di pochi punti il centro sinistra.
[ad]La coalizione di Berlusconi otterrebbe infatti, secondo il sondaggio Swg, il 33,4% dei voti, mentre la coalizione di centro sinistra si fermerebbe al 30,7%. Inesorabile il crollo della coalizione di Monti, che scende ulteriormente nelle intenzioni di voto raggiungendo il 7,4%, ma anche il Movimento 5 Stelle non sembra trovare giovamento dalla situazione di stallo in cui versa la politica italiana, scendendo nel sondaggio al 24% (un punto e mezzo in meno rispetto al risultao ottenuto alle elezioni del 24 e 25 Febbraio).
Aver vinto le elezioni (seppure con pochissimo scarto) e aver ricevuto la responsabilità di formare un nuovo governo sembra quindi essere risultato uno svantaggio per il Centro Sinistra (almeno fino al momento attuale), ma anche per il suo leader Pierluigi Bersani, che sembra configurarsi nell’immaginario collettivo come il capro espiatorio di un contesto politico bloccato. L’istituto Swg rilascia infatti anche i risultati di un sondaggio politico, in cui si chiede a ragazzi tra i 18 e i 24 anni quale sia il loro Presidente del Consiglio ideale: mentre Bersani riceve solo il 27% delle preferenze, il leader preferito dai giovani Italiani è nettamente Matteo Renzi, che si stacca da tutti gli altri candidati ottenendo il 52% delle preferenze. Per quanto riguarda i leader non di centro sinistra, in questa “classifica” stilata dai giovani elettori troviamo Grillo al secondo posto col 33%, mentre Monti e Berlusconi ottengono rispettivamente il 23% ed il 16% . È interessante notare che il risultato di Berlusconi è completamente ribaltato rispetto al dato generale sulle intenzioni di voto degli Italiani, che lo vede invece come più probabile vincitore.
Il grande appoggio a Renzi da parte dei giovani è invece probabilmente imputabile alla maggiore vicinanza di età rispetto agli altri contendenti, oltre che alla sostanziale estraneità all’attuale contesto politico, evidentemente percepito come estremamente negativo.