Esattamente tra una settimana, il 21 e il 22 aprile, si terranno le elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia, che rinnoveranno Presidente, Giunta e Consiglio regionale, e lo scenario è più incerto che mai.
[ad]I candidati alla presidenza della regione sono quattro: il governatore uscente Renzo Tondo, del centrodestra, Debora Serracchiani, del centrosinistra, Saverio Galluccio, del Movimento 5 Stelle, e l’outsider Franco Bandelli, della lista civica Un’altra regione.
Andando più nello specifico, emergono alcune differenze non di poco conto rispetto alla politica nazionale: la coalizione di centrodestra, ad esempio, è composta dal Popolo della Libertà (di cui fa parte Tondo), dalla Lega Nord, da La Destra, liste già collegatesi alle elezioni politiche, ma anche dal Partito Pensionati (alleato alle politiche ma non presente in Friuli-Venezia Giulia) e soprattutto dall’Unione di Centro (che alle politiche sosteneva la candidatura di Mario Monti e Scelta Civica). La scelta dell’ Udc, in regione, è stata piuttosto controversa ed è arrivata solo dopo le elezioni politiche dello scorso febbraio.
Anche all’interno della coalizione di centrosinistra, comunque, si riscontrano delle diversità rispetto all’ultima tornata elettorale: si ripresenta l’alleanza tra il Partito Democratico e Sinistra Ecologia e Libertà, ma a tali partiti si alleano anche la forza politica espressione della minoranza slovena, la Slovenska Skupnost, l’Italia dei Valori (che alle politiche aveva sostenuto Rivoluzione Civile) e la lista Cittadini per il Presidente. A differenza di quanto accaduto per le politiche, inoltre, il centrosinistra non ha utilizzato il metodo delle elezioni primarie per l’individuazione del candidato presidente, dato che Debora Serracchiani è stata indicata dallo stesso Pd, del quale è segretaria regionale, nell’agosto 2012. Le primarie invece vengono tenute solo per determinare i candidati del Pd per la circoscrizione di Trieste.
Per quanto riguarda il Movimento 5 Stelle, il candidato presidente, Saverio Galluccio, promotore finanziario, è stato determinato da un’assemblea dei rappresentanti del movimento, tenuta il 21 dicembre2012 a Gorizia. Alla scelta hanno partecipato, oltre i presenti, anche alcuni degli aventi diritto non presenti, tramite voto telematico.
Evento abbastanza rilevante, nella politica friulana, è stato poi l’esclusione dalla competizione elettorale della candidatura di Marino Andolina, sostenuto dalla lista Sinistra, comprendente Rifondazione Comunista e il Partito dei Comunisti Italiani. Andolina ha inviato ricorso al Tribunale amministrativo regionale, che però ha confermato l’esclusione per la mancanza di una sola firma relativa all’incartamento necessario per la candidatura nella circoscrizione di Trieste. Rimanendo la lista ammessa in sole due circoscrizioni è stata perciò esclusa. Il candidato ha annunciato la volontà di ricorrere anche presso il Consiglio di Stato.
Un’ultima curiosità: i rappresentati regionali di Scelta Civica, il movimento fondato da Mario Monti, hanno deciso di non presentare nessuna lista alle elezioni, né di sostenere nessuna delle liste presenti, o inserire qualche proprio candidato nelle liste presentate.