Martedì sera a Ottoemezzo Paolo Pagliaro ha presentato un nuovo sondaggio dell’istituto Demopolis che si occupa delle opinioni degli Italiani riguardo alla possibilità di nuove elezioni anticipate.
[ad]Secondo il 63% degli intervistati, il ritorno alle urne non sarebbe una soluzione ideale in questo frangente, anche se il 36% degli elettori PDL sarebbe favorevole ad una tale soluzione, mentre tra gli elettori del Movimento 5 Stelle il numero dei favorevoli si riduce al 21%, e solo il 18% di votanti di centro sinistra se lo augura.
Per quanto riguarda le intenzioni di voto, oggi il 78% degli Italiani, secondo il sondaggio Demopolis, dichiara che voterebbe di nuovo la stessa lista votata alle elezioni del 24 e 25 Febbraio, mentre il 15% dichiara di aver cambiato idea. Tra i partiti che supererebbero il 5%, PD e PDL otterrebbero oggi più voti rispetto alle elezioni del 24 e 25 Febbraio (rispettivamente +1,1% e +3,5%, mentre M5S e Scelta Civica scenderebbero rispettivamente di 2,5% e 3%. Si conferma quindi il trend delle ultime settimane, con M5S e coalizione di centro che non trovano spazio di crescita nell’attuale situazione di stallo, mentre PD e PDL riguadagnano terreno (con ogni probabilità ritogliendolo ai due sopracitati), pur non imponendosi l’uno sull’altro. Ne consegue che, se si svolgessero oggi delle nuove elezioni, il centro destra vincerebbe ma la condizione di ingovernabilità resterebbe immutata.
Interessante in particolare l’analisi intitolata “come cambia il consenso del Movimento 5 Stelle”: secondo il sondaggio Demopolis, infatti, circa un milione e 500 mila Italiani che il 24 e 25 Febbraio hanno votato M5S, oggi voterebbero un altro partito, mentre “solo” 200 mila elettori hanno deciso di votare il partito guidato da Grillo nel giro degli ultimi due mesi. Oggi quindi il Movimento 5 Stelle prenderebbe 7 milioni 400 mila voti, contro gli 8 milioni 700 mila voti di due mesi fa.