Beppe Grillo attacca Bersani, colpevole di non aver accettato il suo invito a votare la candidata M5s per il Quirinale Milena Gabanelli. Per Grillo il motivo per il quale il segretario democratico non avrebbe accolto la “proposta” è uno solo: Bersani ha già in mano un accordo con Berlusconi. “Bersani ha ignorato i nomi proposti dal MoVimento 5 Stelle per un semplice motivo. Gargamella ha già deciso. Ha fatto le Berlusconarie. I votanti erano due: lui e lo psiconano durante un colloquio intimo. Trasparenza e condivisione, queste sono le parole d’ordine del pdmenoelle”.
[ad]I nomi scelti da Bersani e Berlusconi, per il portavoce dei Cinque Stelle sarebbero due: D’Alema e Amato. “Due personaggi di garanzia giudiziaria al posto di una figura di garanzia istituzionale. Il presidente della Repubblica è il capo del Consiglio Superiore della Magistratura, la influenza, può indirizzarne il comportamento. Berlusconi vuole un garante per i suoi processi. D’Alema, il principe dell’inciucio, e Amato, l’ex tesoriere di Craxi sono candidati ideali”. Per Grillo l’accordo con Berlusconi è “un suicidio per Bersani. Ed è il suicidio della Repubblica di cui e solo lui sarà il responsabile”. “Finora questo signore – continua Grillo – ci ha chiesto solo il voto per un governo Bersani per farsi i cazzi suoi. Non ha risposto alla richiesta di rinunciare ai 46 milioni di euro di finanziamento elettorale, (il M5S ha rinunciato a 42 milioni di euro), non ha fatto una piega su una proposta congiunta di incandidabilità di Berlusconi, nè per la legge sul conflitto di interessi. Voleva tutto in cambio di nulla per sopravvivere a sé stesso”.
Infine Grillo conclude amaro: “Il pdmenoelle ha consultato (e sta consultando) solo Berlusconi per proporre D’Alema, Amato, Violante come ruotino di scorta o un presidente dell’inciucio dell’ultimo momento. Un loro settennato consegnerà l’Italia alla dissoluzione non solo economica, ma anche come Stato unitario. E’ bene saperlo in anticipo. Ognuno si prenda le sue responsabilità”.