Bersani conferma le voci che circolavano con insistenza nel tardo pomeriggio.”Siamo in mare mosso, insieme a larga coesione servirà esperienza politica, capacita’ ed esperienza, per questo avanzo la candidatura di Franco Marini. Sarà in grado -aggiunge- di assicurare la convergenza delle forze politiche di centrodestra e centrosinistra, ha un profilo per essere percepito con un tratto sociale e popolare. E’ personalità di esperienza con carattere di reggere le onde e con radici nel mondo del lavoro, ed e’ persona limpida e generosa. Costruttore del centrosinistra”.
A quanto si apprende la candidatura di Marini ha ricevuto un blando applauso dall’assemblea dei gruppi di Pd e Sel. Sono in molti infatti a non essere d’accordo sul nome dell’ex presidente del Senato.
“Dobbiamo essere compatti nel votare Franco Marini, con lui abbiamo più possibilità di avere un governo che faccia quello che serve al Paese”. Così Berlusconi ha commentato la candidatura di Marini.
[ad]Il nome di Marini non piace a Renzi che già aveva posto il suo niet sull’ex presidente del Senato. “‘I nostri parlamentari non lo voteranno. Questa sera – spiega Renzi che può contare su oltre una cinquantina tra senatori e deputati – lo diranno con chiarezza al gruppo, noi non siamo franchi tiratori ma ci opponiamo a questa scelta alla luce del sole”. Renzi è sicuro che Marini ce la possa fare già al primo scrutinio: ”Come prevedevo l’accordo alla fine c’e’ stato e se ci sara’ anche il voto della Lega possono farcela già al primo scrutinio”. “Marini – aggiunge Renzi – non è l’uomo giusto perché lo conosco. Ve lo immaginate al telefono con Obama? A me sembra il meno adatto e lo voglio dire con chiarezza stasera. Ma se lo eleggeranno metterò subito la foto nella mia stanza perché ho rispetto per il presidente della Repubblica”.
Ma a esprimere la contrarietà a qualsiasi accordo con il Pdl, è uno degli alleati di Bersani, il leader di Sel Vendola. “Se le intese, gli accordi e i dialoghi” che sono in corso in queste ore sul futuro Presidente della Repubblica costituiscono “la prova d’orchestra di un governissimo allora esprimiamo la nostra radicale contrarietà” ha dichiarato il governato della Puglia che più volte ha aperto ad un accordo con il M5s rifiutato però da Bersani. Infatti il leader di Sel poco dopo su Twitter scrive: “Facendo la tara agli insulti, nei fatti dobbiamo coltivare il terreno offerto: la rosa di nomi M5S è una elevata prova di dialogo”. M5s, che dopo la rinuncia della Gabanelli opta per Stefano Rodotà: “Dopo la rinuncia di Milena Gabanelli, – scrive Grillo sul suo blog – ho chiesto a Gino Strada che ha optato per la candidatura di Stefano Rodotà. Ho chiamato Rodotà che ha accettato di candidarsi e che pertanto sarà il candidato votato dal MoVimento 5 Stelle. I montiani per bocca del coordinatore di Scelta Civica Olivero bocciano la candidatura di Prodi:”Serve il consenso anche del Pdl”.