La rassegna stampa odierna apre con il discorso di insediamento del presidente Napolitano. Il capo dello Stato, rieletto sabato scorso per la seconda volta al Quirinale, ha ammonito duramente i partiti definiti “sterili e sordi” colpevoli del “misero stato attuale”. Ha poi rimbeccato il Movimento 5 Stelle ricordandogli che “la via del cambiamento non è la contrapposizione tra Parlamento e Paese e che tutti i partiti e i movimenti politici sono comunque vincolati all’imperativo costituzionale del metodo democratico”. Infine Napolitano ha concluso con una minaccia nemmeno tanto velata. “Non è per prendere atto di questo ho accolto l’invito a prestare di nuovo come presidente della Repubblica. Se mi troverò di nuovo davanti a sordità come quelle contro cui ho cozzato nel passato, non esiterò a trarne le conseguenze davanti al Paese”.
[ad]Rassegna stampa TP: Il Corriere loda le “virtù repubblicane” di Napolitano e rivela che il primo ostacolo per l’accordo di un governo delle larghe intese “è la riforma della giustizia”. Il Fatto Quotidiano titola: “Inciucio o vado via”. La Stampa scrive: “Per Grillo si apre una nuova strada a sinistra”. Repubblica commenta: “Gli applausi dei colpevoli”. Il Sole 24 Ore titola: “La Repubblica del presidente”. Il Messaggero rivela: “Amato con ministri politici. Pd spaccato, pressing su Renzi”. Per il Secolo XIX “le larghe intese rilanciano il presidenzialismo”. L’Unità chiede al Pd di “ritrovare il coraggio”. Per il Giornale “il governo è già fatto. Amato favorito come premier. Ma Renzi cresce”. Per il Manifesto quello di Napolitano è “un diktat”. Libero scrive: “Il domatore” con un ritratto caricaturale di Napolitano che frusta i dirigenti Pd. Europa: “La sferza di Napolitano sul Pd”.