Letta o Amato. Sono finite le consultazioni lampo di Napolitano che si è preso una notte per riflettere sul da farsi. Al Colle oggi sono salite le delegazioni di tutti i partiti. [ad]Scelta Civica dice sì a larghe intese – “Un governo stabile che duri tutto il tempo per fare le riforme indicate dai 10 saggi e dal Capo dello Stato”. E’ la richiesta fatta da Scelta Civica nel corso delle consultazioni in atto al Quirinale. “Non abbiamo posto condizioni”, ha spiegato Andrea Olivero, coordinatore della forza politica, “perchè siamo in accordo con quanto detto ieri dal Presidente nel corso della cerimonia di insediamento. Sono necessari elementi di novità e che sia assicurata una equilibrata presenza di genere” Sel, Lega e M5s all’opposizione – Nichi Vendola: “siamo in grado di leggere fattori di novità” ma nel caso di sostegno di settori del centrodestra e del PDL in particolare “per SEL si apre la strada dell’opposizione”. Anche la Lega Nord andrà all’opposizione nonostante voglia veder nascere un governo. ”Siamo all’opposizione, non siamo interessati a partecipare al governo, ma auspichiamo che nasca subito e sia un governo a a guida politica, l’unico che può dare risposte alle emergenze” del Paese. Ha detto il segretario della Lega Nord Roberto Maroni. Anche il M5s va all’opposizione “Siamo noi l’unica opposizione in questo paese ma non saremo contrari per principio ai provvedimenti che il governo varerà : valuteremo caso per caso”. Cosi’ i capigruppo del M5S al termine delle consultazioni con il presidente Giorgio Napolitano. Pdl dice sì a governo forte e duraturo – ”Abbiamo confermato la nostra posizione manifestata tutte queste volte e cioè la necessità che ha il Paese, data la crisi in cui di trova, di un governo forte che possa prendere provvedimenti importanti che non sia di passaggio ma duraturo”.Così Silvio Berlusconi al termine del colloquio con Giorgio Napolitano. Pd si atterrà a decisioni di Napolitano – Il colloquio tra la delegazione del Pd e Napolitano è durato più di un’ora complice anche le numerose divisioni interne al partito democratico. Letta ha poi dichiarato che il Pd “si atterrà alle decisioni che prenderà Napolitano domani”. (Per continuare la lettura cliccate su “2”) I primi nomi, circolati nei giorni scorsi, di Giuliano Amato ed Enrico Letta sembrano nelle ultime ore poter cedere il passo a Matteo Renzi. [ad]Renzi candidato premier? – Uno dei primi a lanciare l’idea del sindaco di Firenze come prossimo presidente del Consiglio è stato Matteo Orfini. Ma anche dal centrodestra arrivano segnali positivi: la delegazione di Fratelli d’Italia ha lasciato intendere gradimento rispetto all’ipotesi Renzi. Anche Arturo Parisi boccia l’ipotesi, che circola in queste ore, di Matteo Renzi presidente del Consiglio. L’esponente ulivista Pd ricorda come il sindaco di Firenze in passato abbia sempre dato grande importanza al “consenso” come elemento fondamentale per arrivare al governo del Paese e aggiunge che “Renzi non ha mai mancato di ricordare i limiti e i doveri di chi ha perso una competizione trasparente come e’ stata quella in cui ha si confrontato con Bersani. E quindi non credo si possa passare cosi’ alla leggera da un vincitore ad un vinto”. Nel mirino di Parisi, il fatto che Renzi possa arrivare a Palazzo Chigi “senza primarie che lo abbiano designato”, e “dopo una sconfitta. E lo dico – conclude – ricordando che io alle primarie ho votato per Renzi”. Nel corso delle prossime ore si aspetta il pronunciamento e le posizioni delle altre forze politiche. Ma nel pomeriggio arriva la smentita dello stesso Renzi: “L’ipotesi sorprendente e la meno probabile è quella di un mio incarico per Palazzo Chigi. Non credo sia sul tappeto. L’importante è che ci sia un governo. Io ho grande fiducia nel presidente Napolitano”.