Il nuovo sondaggio Tecné sulle intenzioni di voto, effettuato all’indomani della rielezione di Giorgio Napolitano a Capo dello Stato, mostra il rafforzamento della tendenza delle ultime settimane che vede la coalizione di centrodestra in testa a tutte le rilevazioni.
[ad]Visti i numeri del sondaggio pubblicato oggi da Sky Tg24, si può però parlare di un vero e proprio “tentativo di fuga” della coalizione guidata da Silvio Berlusconi, che stacca di circa otto punti percentuali il centrosinistra sia alla Camera che al Senato.
Il centrodestra incrementerebbe oggi il proprio consenso di oltre il 3% rispetto a 6 giorni fa, mentre il centrosinistra risulterebbe in calo di circa un punto percentuale: flessione tutto sommato ridotta dopo quanto accaduto nel PD per l’elezione del Presidente della Repubblica, non ultimo l’annuncio delle dimissioni da parte del segretario Pierluigi Bersani.
Ben più marcato il calo del Movimento 5 Stelle, che arretrerebbe oggi di una percentuale vicina al 3% sia alla Camera che al Senato, attestandosi rispettivamente al 21,2% ed al 19,6%. Il Movimento di Beppe Grillo sembrerebbe pagare perciò l’atteggiamento di delegittimazione tenuto nei confronti della rielezione di Napolitano, né si parrebbe avvantaggiarsi del sostegno al giurista Stefano Rodotà, candidato del M5S per il Quirinale, da parte di una fetta non irrilevante dell’elettorato del centrosinistra.
Arresta il declino iniziato dopo le elezioni la coalizione di Mario Monti, che guadagna qualche decimale rispetto alla scorsa settimana.
Oltre alle intenzioni di voto, il sondaggio Tecnè di questa settimana ha indagato l’opinione degli italiani rispetto alla rielezione di Giorgio Napolitano alla Presidenza della Repubblica, che al sesto scrutinio ha ottenuto un largo consenso potendo contare sui voti di PD, PDL, Lega Nord e dei montiani. Unici contrari gli eletti del M5S e di Sinistra Ecologia e Libertà.
Il risultato del sondaggio ha mostrato un ampio consenso rispetto a questo esito, con il 74,5% di giudizi positivi, mentre il 24% si è espresso negativamente. Il dato è quindi in linea con l’ampia fiducia di cui ha goduto il Presidente Giorgio Napolitano nel corso del suo primo mandato.