Fact checking Pagella Politica: Grillo e il costo del lavoro
Beppe Grillo ha dichiarato: “Come mai il costo del lavoro è il più alto d’Europa?”. Pagella Politica ha effettuato il fact checking della dichiarazione di Grillo e si è espressa con un “Pinocchio Andante ”.
Il costo del lavoro viene definito così dall’Ue nel regolamento 1737/2005:
“Il complesso delle spese sostenute dai datori di lavoro per impiegare lavoratori […] comprende i redditi da lavoro dipendente, con retribuzioni in denaro e in natura, i contributi sociali a carico dei datori di lavoro le spese di formazione professionale, altre spese, imposte inerenti all’occupazione e considerate come costo del lavoro, meno contributi percepiti”.
In base a questa definizione, l’Italia non è affatto in cima alla classifica europea, anzi. Secondo i dati Eurostat sul 2012 pubblicati qualche giorno fa, con 27,4 euro all’ora il costo del lavoro in Italia è al di sotto della media dell’Eurozona di 28,0 euro (dati Eurostat). Sono invece Svezia, Belgio e Danimarca a piazzarsi in cima alla classifica, come si può vedere nella grafico qui sotto elaborato dai dati Eurostat.
In compenso, come si può vedere da questo grafico in Italia la proporzione del costo del lavoro a carico del datore di lavoro è tra le più alte in Europa. Dai dati Eurostat (foglio 7) si nota che il 28,7% del costo del lavoro in Italia è rappresentato da costi che gravano sul datore di lavoro (il quinto valore più alto nell’Ue), con appena il restante 71,3% indirizzato in stipendi.
E’ inoltre vero che il Costo del Lavoro per Unità di lavoro Prodotto – indicatore dall’onomatopeico acronimo ‘Clup’ utilizzato per valutare la produttività del lavoro – ha registrato un forte aumento nell’ultimo decennio. Come si evince da quest’analisi sul Clup, elaborata dagli economisti de La Voce, tale aumento è stato ben superiore a quello registrato in Francia e Germania nello stesso periodo. E’ da qui che nasce il grido d’allarme sovente lanciato sul costo del lavoro in Italia, ma si tratta, in ogni caso, di una questione di produttività più che di costo tout court.
Insomma il costo del lavoro non è “il più alto in Europa”, anche se su quel costo gravano, per una quota superiore alla media europea, i costi alle imprese piuttosto che i salari. E’ forse a questo dato che si riferisce Grillo? Forse, ma è talmente categorico nella sua dichiarazione che non supera il “Pinocchio andante”.
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