Il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko ha annunciato che il Paese avrà una nuova Costituzione entro cinque anni. “La questione costituzionale non è ancora risolta”, ha affermato il presidente. “Ci saranno sicuramente risposte nel prossimo piano quinquennale”. La vigente Costituzione della Repubblica di Bielorussia è in vigore dal 1994, poi modificata con referendum popolari nel 1996 e 2004.
Le prossime elezioni, previste per il 2020, si terranno ancora sotto il segno dell’attuale Legge Fondamentale. Non c’è per adesso l’intenzione di posticiparle a causa della pandemia. Il presidente ha confermato che la data elettorale rispetterà le tempistiche dettate dalla legge – non oltre il prossimo 30 agosto.
Lo scorso novembre il presidente Lukashenko, in carica dal 1994, ha ricevuto delle proposte di modifica alla Legge Fondamentale da parte di alcuni giudici della Corte Costituzionale. Già allora Lukashenko aveva annunciato che un gruppo di specialisti avrebbe stilato la bozza di una nuova Costituzione, e che in caso di necessità sarebbe stata resa disponibile al pubblico.
Ma la volontà di procedere a una nuova Carta Costituzionale era nell’aria già da tempo. Un anno fa Lukashenko aveva sostenuto la necessità di “rinforzare i poteri legislativo ed esecutivo”, ma le modifiche alla Costituzione potrebbero riguardare anche il ruolo del presidente.
La promessa di una nuova Costituzione entro i prossimi cinque anni si accompagna a un’altra scelta che il presidente dovrà prendere, se alle prossime elezioni sarà rieletto per il sesto mandato: il suo successore. E non è detto che queste due decisioni siano indipendenti l’una dall’altra. Secondo i più critici, Lukashenko vorrà ideare una nuova Costituzione che permetta al suo erede di restare al potere.