Nella giornata della commemorazione del 25 aprile, la liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo, Grillo suona il de profundis (strettamente personale) dell’Italia. In un post sul suo blog, dal titolo “Il 25 aprile è morto”, il comico utilizza la data storica in oggetto per denunciare cosa è in realtà morto il 25 aprile. “Nella nomina a presidente del Consiglio di un membro del Bildeberg il 25 aprile è morto – scrive Grillo – nella grassa risata del piduista Berlusconi in Parlamento il 25 aprile è morto, nella distruzione dei nastri delle conversazioni tra Mancino e Napolitano il 25 aprile è morto, nella dittatura dei partiti il 25 aprile è morto, nell’informazione corrotta il 25 aprile è morto nella resurrezione di Amato, il tesoriere di Bottino Craxi, il 25 aprile è morto, nei disoccupati, nelle fabbriche che chiudono, nei tagli alla Scuola e alla Sanità il 25 aprile è morto”. Un elenco di azioni che muoiono lo stesso giorno in cui è rinata l’Italia. Dall’inciucio tra Pd e Pdl alla mancata elezione di Rodotà, dai disoccupati alla rielezione di Napolitano.
[ad]Il portavoce dei Cinque Stelle infine conclude, spiegando perché il M5s non ha partecipato alle commemorazioni pubbliche del 25 aprile. “Oggi evitiamo di parlarne, di celebrarlo, restiamo in silenzio con il rispetto dovuto ai defunti. Se i partigiani tornassero tra noi si metterebbero a piangere”.