Il 10 giugno 2011 nel giorno del suo 90° compleanno il Principe Filippo, consorte della Regina Elisabetta, ha rinunciato a tutti i suoi incarichi pubblici vista la sua ormai avanzata età. Fra gli incarichi detenuti dal Duca di Edimburgo uno in particolare sta scatenando un interessante clamore mediatico: il posto di Cancelliere dell’Università di Cambridge.
La carica di per sé è eminentemente cerimoniale dato che il vero potere decisionale all’interno dell’Università è nelle mani del vice Cancelliere, che nei fatti è il rettore dell’ateneo. I Cancellieri sono spesso stati nobili e membri della famiglia reale, dato che Cambridge ha sempre avuto un forte legame con i reali inglesi tramite Eton e soprattutto il King’s College. Fin dal 1976 la posizione è stata occupata dal Principe consorte di Elisabetta, il che è stato un motivo di orgoglio per l’istituzione e Filippo ha svolto il suo lavoro con la discrezione e la neutralità propri anche della sua regale consorte nell’amministrazione della vita politica Britannica.
La successione a Filippo sarebbe dovuta essere una pura formalità: il comitato nomine dell’Università ha nominato Lord Sainsbury, magnate proprietario dell’omonima catena di supermercati e membro della House of Lords, il quale avrebbe dovuto ascendere alla prestigiosa carica il primo di Luglio se non fosse che la sua nomina è stata contestata, in osservanza delle leggi e statuti Cantabrigensi. A questo punto lo statuto di Cambridge prevede che la parola passi alla Senate House, il corpo elettorale formato da tutti i detentori di un Master of Arts (laurea specialistica) ottenuto presso l’Università e i suoi College. In Ottobre i circa 200.000 membri della Senate House dovranno quindi votare fra una rosa di quattro nomi il nuovo Cancelliere, e la competizione appare interessante. Infatti il Governo di coalizione LibDem-Conservatore ha fatto dell’innalzamento delle tasse universitarie da 3000 a 9000 sterline all’anno una delle sue riforme più significative (e controverse) in ambito dell’educazione, e fra i competitors di Lord Sainsbury più d’uno promette di rompere l’educato silenzio di Filippo e diventare un’autorevole voce contro il governo Cameron soprattutto nel sempre caldissimo tema dell’istruzione universitaria. Cambridge ed Oxford sono l’establishment culturale britannico: avere un Cancelliere “ostile” a Cambridge (il Cancelliere di Oxford è un ex-ministro della Thatcher) potrebbe causare qualche noia a Cameron e al ministro Vince Cable.
Una poltrona per quattro
[ad]Il primo candidato e quello che ci appare ancora il favorito della gara è Lord Sainsbury. Proprietario della catena di supermercati Sainsbury’s, ex ministro dei governi Blair, creato Lord e dunque membro della House of Lord, egli rappresenta l’establishment inglese al suo top. Studente ad Eton e poi al King’s College, Sainsbury ha seguito il cursus honorum del buon gentleman inglese. I suoi punti deboli sono l’essere il candidato ufficiale dell’Università in un momento in cui sia studenti che docenti sono arrabbiati con l’attuale vice Cancelliere Sir Leszek Borysiewicz, il quale in maniera molto discussa ha contestato una decisione della Regent House sull’innalzamento delle rette. Questa decisione ha causato un forte moto di protesta soprattutto fra i dons – i professori e docenti dell’Università – i quali hanno organizzato un gruppo di protesta che ha condotto alcune iniziative di successo. Ad ogni modo Sainsbury rimane favorito dato che vi è un forte blocco di dons “tradizionalisti” che dovrebbero garantirgli i voti necessari per l’elezione.
Il secondo candidato è Abdul Arain, proprietario di un negozio di frutta e verdura su Mill Lane, strada “storica” di Cambridge dove i negozianti locali hanno cercato sempre di resistere all’arrivo delle grandi catene multinazionali. Proprio Sainsbury’s ha deciso di aprire una filiale di fronte al negozio di Arain, il quale ha prontamente deciso di rompere le uova nel paniere a Lord Sainsbury stesso raccogliendo le 50 firme necessarie per candidarsi al cancellierato. Arain è sostenuto da molti studenti amanti di Mill Road e ostili alle grandi corporation, ma non gode di molta stima fra i dons dato che non ha alcuna competenza accademica.
Il terzo candidato è stato lanciato da un gruppo di studenti su Facebook: l’attore e scalatore Brian Blessed, noto soprattutto per la sua interpretazione del re fittizio Riccardo IV nella serie tv Blackadder, in cui recitava al fianco di Rowan Atkinson (Mr Bean), Hugh Laurie (Dr. House) e Stephen Fry. Dotato di una presenza fisica imponente e di una voce altisonante, gli studenti su Facebook hanno scritto “provate ad immaginare Brian recitare le formule in Latino il giorno delle lauree” e hanno definito Blessed “l’uomo, il mito e la leggenda”. Blessed può contare su di un ampio consenso fra gli studenti e raccogliere qualche voto di protesta, ma anche lui non ha molto appeal fra i dons.
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[ad]Il quarto ed ultimo candidato è invece il più serio contender per Lord Sainsbury. Michael Mansfield è un giornalista che si è speso molto nella lotta contro l’innalzamento delle tasse universitarie. La sua candidatura, a differenza di quelle di Arain e Blessed, è stata lanciata da un gruppo di docenti dell’Università. Mansfield ha inoltre il profilo accademico e professionale giusto per poter ricoprire il ruolo di Cancelliere. Una sua elezione causerebbe qualche mal di testa a Downing Street, dato che il Cancelliere sarebbe un’autorevole voce contro il governo.
Come sempre, l’affluenza conta
Dei 200.000 membri della Senate House non sappiamo quanti si recheranno alle urne. Per votare bisognerà recarsi di persona a Cambridge durante le votazioni, che dureranno al massimo un paio di giorni. Inoltre l’affluenza alle urne alle normali elezioni universitarie non supera mai, come in Italia, il 10-15% nonostante a Cambridge si possa votare via internet venendo avvisati via e-mail. Se ne deduce come il corpo elettorale potenziale sia nettamente inferiore a 200.000, non più di 2000-3000 studenti e 1500-2000 docenti.
Chi vincerà? La campagna elettorale da qui ad ottobre è lunga e molte cose possono succedere. Arain e Blessed hanno dalla loro una certa notorietà e la simpatia dei locali, mentre Mansfield bisognerà vedere se riuscirà a convincere la maggioranza dei dons della qualità del suo nome. Paradossalmente Sainsbury essendo il candidato ufficiale dell’Università e un Pari del Regno, non potrà lanciarsi troppo in propaganda. Ma potrebbe comunque bastargli per vincere.