Quando Enrico Letta si definì “fan” di Silvio
[ad]“Sembrerà assurdo, ma se non si era ancora capito, io sono un grande fan di Berlusconi”. A rileggere oggi queste parole di un’intervista rilasciata a “Libero” alla fine del 2005 da Enrico Letta, Presidente del Consiglio incaricato che fra poche ore potrebbe recarsi da Giorgio Napolitano per sciogliere la riserva e presentare la lista dei ministri del nuovo Governo, viene da pensare che un nome migliore per presiedere l’esecutivo delle “larghe intese” non potesse essere trovato.
Enrico Letta, nel 2005 responsabile economico della Margherita, spiegando in quell’intervista la propria opinione sul leader del centro-destra affermava come “Berlusconi ha fatto la storia d’Italia degli ultimi 10 anni, anche se vorrei che fosse meno sborone e raccontasse meno balle agli italiani”. Niente grane giudiziarie o conflitti d’interesse da rimproverargli, soltanto l’essere “sborone”, a riprova di uno dei pregi oggi riconosciuti all’ex vice di Bersani per poter guidare questa fase, ovvero l’aver sempre considerato il Cavaliere soltanto come un avversario e non come un’anomalia del sistema politico con il quale fosse impossibile dialogare.
Quando mancavano pochi mesi alle elezioni del 2006, che avrebbero visto la vittoria di un soffio della coalizione di centro-sinistra guidata da Romano Prodi, il “giovane” Letta esprimeva, infine, un auspicio per il futuro: “Vorrei, a prescindere dall’esito delle prossime elezioni, [Berlusconi, ndr] dicesse subito che lui si impegna a rimanere nella vita politica italiana e a mantenere la sua leadership del Polo. Perché il mio grande timore è che un Berlusconi che pareggi o perda faccia un biglietto per Tahiti. Se Berlusconi facesse questo gesto sarebbe la tomba del bipolarismo italiano”. Come sappiamo l’attuale leader del PDL non solo rimase in campo, ma nel 2008 rivinse le elezioni, tornando alla guida del Governo. E oggi, col Cavaliere di Arcore ancora protagonista, ad essere chiamato a trovare un equilibrio fra PD e PDL per dare finalmente al Paese un esecutivo dopo lo stallo post-elettorale, c’è lui: Enrico Letta, il “grande fan” di Silvio.