Letta presenta il suo governo, Alfano agli Interni, Bonino agli Esteri e Saccomanni all’Economia

“Voglio esprimere la mia soddisfazione, sobria, per la squadra che siamo riusciti a comporre, per la disponibilità riscontrata e per le competenze al servizio del Paese”. Con queste parole Enrico Letta ha sciolto la riserva e ha accettato l’incarico di presidente del Consiglio. “Abbiamo costituito un governo fatto da una squadra coesa e fortemente determinata a risolvere i problemi del Paese. Una squadra basata sulle competenze, sul ringiovanimento, e può vantare un record nella presenza femminile che per quello che mi riguarda è una delle più grandi soddisfazioni” ha poi aggiunto il neo premier.

[ad]Il presidente Napolitano, intervenuto dopo Letta, ha dichiarato: “Era ed è l’unico governo possibile. Un governo che non poteva tardare oltre, nell’interesse del Paese e dell’Europa”. “Non c’è bisogno di alcuna formula speciale per definire questo governo. E’ un governo politico – ha spiegato Napolitano – formato nella cornice istituzionale e nella prassi della nostra democrazia parlamentare. Un governo nato dall’intesa politica tra le forze politiche che insieme garantiranno la fiducia nelle due Camere”. Infine Napolitano ha fatto un auspicio “Auspico, e questa è una certezza non solo fiducia, che il governo si metta a lavorare rapidamente e in spirito di fervida coesione”. “Tutte queste persone danno garanzie di voler lavorare insieme, senza conflittualità pregiudiziali e con impegno per soluzioni giuste ai problemi con il contributo di ciascuno in un spirito -ha sottolineato il capo dello Stato- di assoluta indispensabile coesione e reciproco rispetto”.

Reazioni politiche – “Abbiamo trattato per formazione del governo senza porre alcun paletto, sena impuntarci su nulla escludendo persone che fossero ministri in precedenti governi”. Ha dichiarato Silvio Berlusconi intervistato dal Tg5 ”così – ha aggiunto il Cavaliere – abbiamo contribuito a fare un governo in poco tempo”. ”Nel necessario compromesso della squadra c’è freschezza e c’è solidità. Letta merita il sostegno di tutto il Pd” ha invece commentato l’ex premier Pier Luigi Bersani. “Non sono tanto i nomi che possono fare la differenza anche perché, tranne qualcuno, girano tutti intorno alla vecchia politica”, ha commentato Vito Crimi, capogruppo del Movimento 5 stelle in Senato, raggiunto telefonicamente. “Non sono nomi che ci fanno cambiare opinione su come è nato questo Governo e sulle dinamiche. Per noi contano i fatti. Resta un programma preciso. Vedremo. Non è mutando l’ordine dei fattori che cambia qualcosa”. Ironico Beppe Grillo “Con il governo Letta il terzo giorno è resuscitato Barabba”. “Governo così così. Bene il ricambio generazionale e Alfano all’Interno, ma alcuni ministri c’entrano davvero poco con l’incarico ricevuto”. Così su Twitter il segretario della Lega Roberto Maroni. “Questo governo una rivoluzione? Lasciamo perdere. Rivoluzione era dal mio punto di vista continuare con il metodo Boldrini e andare in terre incognite a perlustrare nell’area del movimento 5 stelle. Oggi questo e’ un modo intelligente di gestire la restaurazione” Così Vendola commenta la squadra di governo presentata da Letta

Lista dei ministri – Sono 21 i ministri che faranno parte del governo guidato dal premier Enrico Letta. Fra questi, otto sono a capo di ministeri senza portafoglio. Sette le donne inserite nella squadra dell’esecutivo, 9 del Pd 5 del Pdl e 3 di Scelta Civica. Il giuramento dei componenti il Governo avrà  luogo domani, 28 aprile, alle ore 11.30 al Palazzo del Quirinale, nel Salone delle Feste.

Interni e Vicepremier- Angelino Alfano
Difesa – Mario Mauro
Esteri – Emma Bonino
Giustizia – Anna Maria Cancellieri
Economia – Fabrizio Saccomanni
Riforme istituzionali – Gaetano Quagliariello
Sviluppo – Flavio Zanonato
Infrastrutture – Maurizio Lupi
Poliche Agricole – Nunzia Di Girolamo
Istruzione, Università e ricerca- Maria Chiara Carrozza
Salute – Beatrice Lorenzin
Lavoro e Politiche sociali – Enrico Giovannini
Ambiente – Andrea Orlando
Beni culturali e Turismo- Massimo Brai
Coesione territoriale – Carlo Trigilia
Politiche comunitarie – Anna Maria Bernini
Affari regionali, sport e turismo – Graziano Delrio
Pari opportunità, sport, politiche giovanili – Iosefa Idem
Rapporti con il Parlamento – Dario Franceschini
Integrazione – Cecile Kyenge
Pubblica Amministrazione- Giampiero D’Alia

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E’ stata una giornata partita all’insegna dell’ottimismo quella del neo premier Letta. Gli ultimi dettagli erano stati limati negli incontri avuti in mattinata con l’ex segretario del Pd Bersani, il presidente del Pdl Berlusconi e la delegazione di Scelta Civica. L’appuntamento più atteso era però quello tra Letta e il Cavaliere. Ieri infatti era stata una giornata travagliata a causa della difficoltà di trovare un’intesa sui nomi dei ministri che comporranno il prossimo esecutivo. Era dovuto intervenire direttamente Berlusconi con una telefonata a calmare i bollenti spiriti. Il Cavaliere, finito l’incontro con Letta, ha poi assicurato che lui “non sarà ministro” stoppando le voci di un suo possibile coinvolgimento diretto nel governo.

[ad]Il Cavaliere aveva poi spruzzato ottimismo sulla riuscita del tentativo di Letta. “Non posso dire molto –ha detto ai giornalisti- stiamo facendo le cose che si fanno sempre in questa fase. Però sono fiducioso che il governo nasca oggi”. Ottimista anche il segretario dell’Udc, Lorenzo Cesa. “Si sta andando verso una soluzione positiva” ha dichiarato una volta finito l’incontro con il premier incaricato.  Bersani, che in mattinata aveva detto “Non si farà un governo a tutti i costi”, dovrà ingoiare un altro boccone amaro.