Il derby della Mole e il traguardo-scudetto
Trentaquattresima giornata, 5 alla fine e 15 punti ancora da assegnare. Le posizioni in classifica si stabilizzano o mutano ancora, ma per quel che riguarda alcune di esse la lotta per raggiungerle ci accompagnerà fino all’ultima giornata.
[ad]Si parte con un doppio anticipo in cui sono coinvolte squadre che, al di là di qualche flebile speranza dovuta ancora alla possibilità matematica, non possono più ambire a posizioni di rilievo europeo, né sono invischiate nella lotta per mantenere la categoria: Atalanta-Bologna e Cagliari-Udinese.
Alle 20.45 di sabato, invece, è il turno di due squadre chiamate a tenere in vita il proprio campionato, Pescara e Napoli. La prima si trova, quasi condannata alla serie B, ad 8 punti dalla quart’ultima e imprigionata in delle statistiche con le quali difficilmente ci si può salvare nella massima categoria (peggior attacco con sole 25 reti e peggior difesa con addirittura 67 gol subiti), ma matematicamente ancora in lotta. La seconda, invece, punta ormai a far vincere il titolo alla Juventus il più tardi possibile, in modo da mantenere aperta la speranza e, soprattutto, tenere le inseguitrici a debita distanza per poter accedere al tabellone di Champions senza bisogno di passare ai preliminari. I precedenti sono in totale parità, con due vittorie a testa e un pari: l’ultima volta, nel 1993, però, fu un totale disastro per i partenopei, che tornarono dal campo di un Pescara già retrocesso con un 3-0 secco, per le rete di Palladini e la doppietta di Stefano Borgonovo.
La partita del weekend, però, è il derby della Mole che si giocherà Domenica pomeriggio alle 15.00.
In casa granata si vuole fare l’ennesimo scherzetto ai cugini bianconeri, provando a prolungare l’agonia dell’attesa juventina per il 29° titolo. La Juventus, però, non perde un derby in casa del Torino da diciannove anni, dal lontano 1994, quando una doppietta di Rizzitelli e un gol di Angloma consentirono ai granata di portare a casa la vittoria per 3-2 nonostante la doppietta bianconera di Vialli. Da allora 4 vittorie bianconere, tra cui le ultime due per 0-1 grazie a Trezeguet nel 2007 e Chiellini nel 2009.
Sempre alle 15.00 di domenica, però, si gioca una bella fetta di lotta salvezza: il Genoa, infatti, deve tornare alla vittoria in casa del Chievo, se vuole mantenere accese le speranze dei tifosi del grifone, ma non vince in campionato da 9 partite (Udinese – Genoa 0-1 del 17 febbraio).
Il Palermo, dal canto suo, deve approfittare del turno casalingo per superare in casa l’Inter, ancora in lotta per un piazzamento in Europa League, magari bissando il risultato dell’anno scorso, quando, alla seconda giornata, inflisse ai nerazzurri un 4-3 grazie ai gol di Miccoli (2), Hernandez e Pinilla.
Il Siena, invece, che in questo momento si trova nella posizione di migliore (anche se di un solo punto di vantaggio rispetto alle due inseguitrici dirette), deve tornare dall’Olimpico, contro la Roma, con i tre punti per provare a demoralizzare e a mantenere la testa di questa sorta di spareggio a tre che vedrà queste squadre impegnate fino alla fine.
Le altre partite del pomeriggio domenicale saranno Parma – Lazio e Sampdoria – Fiorentina prima del posticipo tra Milan e Catania.
I rossoneri devono vincere per non vedere allontanarsi il Napoli verso il secondo posto ma, soprattutto, per evitare brutti scherzi da parte della Fiorentina, che ormai ha preso nel mirino la terza posizione che vorrebbe dire preliminari di Champions League. Il Catania, ormai sereno e senza grossi obiettivi, se non un piccolissima speranza di centrare ancora l’accesso all’Europa League, punta a battere ogni proprio record (basta anche solo un pareggio per superare il record di punti dell’anno scorso nella massima serie, ovvero 48).
Il rischio è che le squadre ormai “tranquille” possano giocare senza preoccupazioni e fare brutti scherzi a chi ancora è chiamato a raggiungere i propri obiettivi, quindi occhi aperti e buon campionato.