Sparatoria davanti a Palazzo Chigi. Nel giorno del giuramento dei ministri del Governo Letta si è verificato un gravissimo episodio di cronaca.
[ad]Sarebbero due al momento i carabinieri feriti. Fermato il presunto attentatore. Nel frattempo è scattato il piano di massima allerta. Uno dei due carabinieri sarebbe stato raggiunto da un colpo di pistola al collo. La notizia ha raggiunto il Quirinale dove si è appena concluso il giuramento del Governo Letta. Secondo quanto riferiscono alcune fonti delle forze dell’ordine l’autore della sparatoria sarebbe stato arrestato e sarebbe ferito. L’uomo prima della sparatoria si trovava in Piazza Colonna. Insospettabile, vestito con giacca e cravatta, si è mimetizzato nella folla tra le tante persone in attesa dell’arrivo del ministri del Governo Letta. Sette i bossoli ritrovati dalla polizia scientifica.
Mario Mauro, ministro della Difesa, con gli altri ministri sono in arrivo a Palazzo Chigi. I carabinieri non sono in pericolo di vita. L’attentatore si chiama Luigi Preiti, calabrese di quarantanove anni, domiciliato ad Alessandria.
Durante la sparatoria ferita anche una passante le cui condizioni non appaiono gravi. Le forze dell’ordine presenti a palazzo Chigi non hanno fatto uso delle armi. Lo sparatore è rimasto ferito durante una colluttazione mentre tentava di fuggire. Non è confermata la cerimonia di passaggio di consegne tra l’ex premier Mario Monti ed Enrico Letta. Alle 15 si sarebbe dovuto tenere il primo consiglio dei ministri che potrebbe essere anticipato alle ore 13,00. L’uomo che ha sparato forse è affetto da patologia psichiatrica.
Registriamo intanto l’intervento del sindaco di Roma Gianni Alemanno. “Nessuno dei feriti è in pericolo di vita – aggiungendo – quando si sparge odio verso il Palazzo, queste sono le conseguenze”. Nonostante la sparatoria vanno insieme a piedi dal Quirinale a Palazzo Chigi i ministri degli Esteri Emma Bonino e degli Affari Europei Enzo Moavero. Mentre le zone limitrofe al palazzo del governo sono transennate e bloccate al transito per la sparatoria in cui sono rimasti feriti due carabinieri, i ministri percorrono a piedi le vie del centro senza scorta chiacchierando a lungo tra di loro.
Alfano ha detto che l’autore dell’attentato ha sparato sei colpi, di cui due hanno raggiunto il brigadiere Giangrande, ricoverato in prognosi riservata. Il suo collega Francesco Negri è stato ferito invece a entrambe le gambe, ma la prognosi non è riservata. Alfano, nominato Ministro dell’Interno, ha spiegato che “ad un primo esame degli eventi, la vicenda sembra da ricondurre a un gesto isolato, su cui comunque si stanno svolgendo ulteriori indagini. Sempre secondo Alfano “Luigi Preiti voleva suicidarsi. Non è riuscito perché aveva finito il caricatore”.
“Volevo colpire i politici” ha confessato Luigi Preiti, autore dell’attentato di Palazzo Chigi. La confessione è arrivata durante l’interrogatorio del procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani col pm Antonella Nespola avvenuto presso l’ospedale San Giovanni dove l’uomo è ricoverato.