Nuovo presidente nuovo linguaggio

Pubblicato il 2 Maggio 2013 alle 12:32 Autore: Francesca Craparotta

Dopo sessanta giorni dalle elezioni, il Presidente della Repubblica chiede a Enrico Letta di assumere la carica del Presidente del Governo. La situazione è molto delicata, non si è arrivati ad avere una maggioranza importante e Letta è stato scelto proprio per cercare di far superare al Paese questo momento di profonda crisi.

[ad]Un impegno ricco di responsabilità, di cui Letta si rende perfettamente conto e ciò traspare anche dalla dichiarazione rilasciata da quest’ultimo dopo aver ricevuto la richiesta da Napolitano.

Di seguito riporterò l’analisi della sua dichiarazione rilasciata il 24/04/2013, ,individuando i brani da cui maggiormente traspare il suo pensiero, e sviluppando il seguente grafico:

grafico 1

Dal grafico si vede come Letta si sia soffermato maggiormente a sottolineare i problemi noti che necessitano di una pronta soluzione: a partire dai giovani che emigrano a causa della mancanza di lavoro, l’espressione “governo di servizio al paese,” lascia intendere come sia presente la volontà del Presidente del Governo di riavvicinare i cittadini alla politica, infatti quest’anno l’astensionismo ha visto coinvolti undici milioni e mezzo di cittadini, due milioni in più rispetto all’ultima votazione.

Gli argomenti affrontati dall’ormai Presidente del Governo, che in quella data aveva accettato il suo incarico con riserva, rispecchiano la preoccupazione di formare un esecutivo, che in breve tempo possa rispondere alla situazione di tragica emergenza in cui ci troviamo. Un governo stabile che possa far fronte alla crisi italiana, che si protrae ormai da molti mesi, colpendo in maniera grave le fasce della popolazione più debole e causando la chiusura di piccole e medie imprese.

Gli stessi argomenti centrali in questa sua dichiarazione sono più evidenti nella dichiarazione programmatica che il Presidente Letta ha fatto alla Camera, possiamo osservare meglio nel seguente grafico:

Grafico 2

Oltre ai temi già citati, Letta torna  più volte  sul ruolo dell’Italia nell’Unione Europea, essendo d’altronde un europeista proprio come il suo predecessore Monti; altro argomento rilevante è sicuramente la questione giovanile, l’Italia infatti ha un elevato tasso di disoccupazione giovanile, e molti di questi disoccupati non studiano né lavorano. Il diritto allo studio e la sua attuazione è un’altra elemento ricordato da Letta nella sua dichiarazione.

“Responsabilità dei partiti” è un’altra questione su cui spesso Letta si sofferma, ma anche per quanto riguarda la responsabilità dei singoli politici  nei confronti dei cittadini.

L’Italia che il Presidente Letta si appresta a governare si trova in un momento di forte crisi, tale crisi e il peso di questa grande responsabilità è ben chiaro al Presidente, questi ultimi sono temi su cui più volte Letta è tornato , sottolineando come proprio in questo momento il Paese abbia bisogno di un governo forte, unito e responsabile.

Francesca Craparotta