Verso il tricolore. Trentacinquesima giornata vissuta con la necessità di trovare le ultime energie per lo sprint finale, mentre in Europa il dominio tedesco si fa impressionante, con la conseguenza che la Germania continua a correre nei parametri Uefa per le competizioni europee e l’Italia arranca, rischiando di essere superata in questa classifica anche dal Portogallo (vorrebbe dire sempre meno speranze di vedere un numero superiore di squadre italiane nelle coppe europee).
Tornando al campionato, è la possibile giornata bianconera, dato che, anche solo con un pareggio contro il Palermo, la Juventus potrebbe portare a casa il ventinovesimo scudetto senza dover aspettare il risultato del Napoli, impegnato in notturna contro un Inter sempre più a pezzi (a proposito, qualsiasi tifoso di calcio non può che sperare di rivedere in campo al più presto Capitan Zanetti).
Andiamo con ordine, partendo dall’ormai classica partita senza grosse aspettative del sabato pomeriggio, da un paio di settimane riservata alle squadre che possono essere considerate tranquille. Il Chievo, ancora non matematicamente salvo, ma in una posizione di classifica abbastanza serena (sette punti di vantaggio sulla terz’ultima e con Sampdoria, Torino e Genoa tra la squadra scaligera e il Palermo), sfida il Cagliari, salvo da ormai un paio di giornate e chiamata soltanto a eliminare un tabù: in 7 precedenti non ha mai vinto in casa del Chievo.
[ad]In serata, poi, uno dei due big-match di giornata, con Fiorentina e Roma chiamate a dare ulteriore fiato alle speranze europee. La partita d’andata, bisogna ricordarlo, è stata una delle più divertenti dell’intera stagione, con le difese ballerine (e questo è soltanto un eufemismo) e gli attacchi che hanno dimostrato di essere all’altezza. Alla fine fu 4-2 per i giallorossi, ma chi ha visto la partita ricorda bene che poteva finire anche con il risultato opposto, viste le occasioni da un lato e dall’altro.
Le squadre puntano a vincere, per mantenere aperti i propri obiettivi, con i viola che vogliono continuare il pressing sul Milan per provare a strappare quel terzo posto che vorrebbe dire preliminari di Champions, e i giallorossi che, dal canto loro, devono quanto meno mantenere la posizione per evitare il ritorno di Udinese, Inter e Lazio.
Il pranzo domenicale ci riserva la sfida tra l’Udinese che è tornata a guardare l’Europa da vicino e la Sampdoria che, dal canto suo, sembra essersi adagiata (non vince da 8 giornate) e rischia di essere riagganciata nella lotta per non retrocedere.
Il pomeriggio della domenica, dicevamo, potrebbe essere quello che sancisce matematicamente la vittoria dello scudetto per la Juventus, chiamata a raggiungere almeno un pari in casa con un Palermo che, dal canto suo, non perde da sei partite e deve continuare a fare punti per tenersi sulla soglia dell’ultima posizione che garantisce la salvezza.
Le altre sfide delle 15.00 sono Catania – Siena, Genoa – Pescara, Lazio – Bologna, Milan – Torino e Parma – Atalanta.
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[ad]In serata, invece, il secondo big-match di giornata al San Paolo tra Napoli e Inter. Il Napoli, con il ritorno di Cavani, gioca ormai per mantenere la seconda posizione, con il Milan e la Fiorentina rispettivamente distanziate a 7 e 8 punti, mentre l’Inter, a 2 punti dalla zona Europa, deve provare, nonostante ormai siano di più i giocatori in infermeria di quelli disponibili e arruolabili, a tenere viva la speranza.
I nerazzurri, però, non vincono a Napoli, dal lontano 1997, quando, con un gol di Galante e un autogol di Turrini, tornarono a casa con i tre punti. Da allora, nelle ultime sei sfide, il Napoli ha ottenuto quattro vittorie (l’anno scorso finì 1-0 con gol di Lavezzi) e due pareggi, concedendo una sola rete ai nerazzurri (Eto’o nel 2011, quando finì 1-1). La speranza, per i nerazzurri, è di fare necessità virtù e portare a casa, con una formazione più che rimaneggiata, almeno la possibilità di continuare a giocarsela per una posizione tra le prime 5, da qui alla fine del campionato.