Ancora due giorni e ci siamo: domenica e lunedì prossimo si svolgerà il ballottaggio per l’elezione a sindaco del comune di Udine.
[ad]Al primo turno i migliori due contendenti sono risultati il sindaco uscente del centrosinistra Furio Honsell, appoggiato da Pd, Rifondazione Comunista, Sel e ”Innovare con Honsell” e il suo antagonista per il centrodestra Adriano Ioan, appoggiato da Pdl, Udc, La Destra, ”Identità Civica Ioan Sindaco” e “Per Udine”.
La distanza tra i due è stata comunque considerevole: Honsell si è fermato al 45,97% e Ioan al 35,59%. Per il primo 21.407 voti, per il secondo 16.574.
Più staccati gli altri quattro candidati: Carletto Rizzi (Udine Futura 1,52%) , Paolo Perozzo (M5S con il 14,67), Flavio Cavinato (Blocco Civico 1,40%) e Antonio Miclavez con una lista civica a 0,85%. Tra i due candidati ammessi al ballottaggio, dunque, c’è una differenza di circa 5000 voti, non facile da colmare.
In questi ultimi giorni né Honsell né Ioan hanno concluso apparentamenti: è chiaro infatti che entrambi puntino a conquistare gli elettori che al primo turno hanno votato il Movimento 5 stelle, ossia un prezioso 14%. E per fare ciò i due candidati, in questi ultimi giorni di campagna elettorale, lanciano segnali concilianti ai grillini: “quello che ci caratterizza è una visione concreta di città soprattutto sui temi della recessione che, nei prossimi giorni, affronteremo con la neo presidente della Regione, Debora Serracchiani” – dice il sindaco uscente Honsell. Il suo obiettivo è incentivare l’occupazione giovanile, ridurre l’Imu, la Tares e l’Ires per incentivare la virtuosità energetiche nelle aziende.
E soffermandosi sulla mobilità sostenibile, Honsell assicura di voler contrastare “la campagna mistificatoria cavalcata dal centrodestra. Il mio programma è concreto, alcune proposte possono essere messe al vaglio di referendum popolari, mentre il programma dell’avversario è fatto solo di polemica e mera contestazione. Inoltre, il programma del M5S è allineato con il nostro almeno su tre cardini: trasparenza, sostenibilità ambientale e innovazione e quindi l’elettorato grillino se andrà a votare spero possa sostenere le nostre idee“.
Ugualmente combattivo è il candidato del centrodestra, Ioan, il quale punta tutto sulla sfida tra vecchio e nuovo e per questo tenterà di convincere gli antensionisti a votarlo dimostrandogli “come il sindaco uscente ha rovinato Udine”. “Non c’è da scegliere un partito o uno schieramento politico – spiega Ioan -, bensì una persona, una nuova idea di città che la persona incarna. La contrapposizione è fra “vecchia e nuova Udine” e l’appello anche al Movimento 5 stelle, sarà chiaro: uniamoci per rottamare il vecchio.”
La battaglia dunque è più aperta che mai, anche se, alla fine, il sindaco uscente Honsell, nonostante il momento travagliato del Pd nazionale, dovrebbe farcela: negli ultimi 5 anni ha, tutto sommato, lavorato bene, godendo inoltre di un certo prestigio personale, essendo stato per più di 7 anni rettore dell’Università di Udine, istituzione che ha un notevole peso in città. Inoltre è difficile credere che la maggioranza degli elettori del Movimento 5 stelle diano in massa fiducia ad un candidato del Pdl: a Honsell basterebbe conquistare solo un terzo dei consensi grillini per vedersi riconfermato primo cittadino per altri 5 anni.