Sondaggio Tecné: centrodestra e centrosinistra in flessione, guadagna il M5S
L’ultimo sondaggio Tecné sulle intenzioni di voto, diffuso oggi da Sky Tg24, il primo successivo all’insediamento del Governo Letta, ci mostra come sia il M5S l’unica formazione a guadagnare qualcosa, mentre a risultare penalizzate siano entrambe le maggiori coalizioni.
[ad]Il PDL risulta stabilmente primo partito con il 28,1%, pur perdendo l’1,4% rispetto alla scorsa settimana, cui si aggiunge nel campo del centrodestra il calo della Lega Nord, che ha scelto la via dell’astensione al nuovo Governo, passando dal 5,1% al 4,6%.
Nel centrosinistra è minima la variazione per il PD, che dal 23% della scorsa settimana viene ora accreditato del 22,8%, mentre perde qualche decimale in più SEL, che dal 5,3% arretra al 4,7%.
Come detto, il Movimento 5 Stelle, maggiore forza politica postasi all’opposizione del nuovo Governo e per questo presumibilmente premiata, avanza dal 21,2% al 22%.
Riassumendo quindi il dato delle coalizioni, se si dovesse votare oggi sarebbe sempre ampiamente primo il centrodestra con il 35, 9%, anche se in calo rispetto alla scorsa settimana, mentre il centrosinistra si fermerebbe al 28,5%. Terzo, il M5S. Fra gli altri, guadagna qualcosa l’alleanza “montiana” che si attesterebbe oggi al 9%, rimanendo però ben distante dalle prime tre coalizioni e al di sotto del risultato ottenuto alle elezioni di febbraio.
In rialzo anche i partiti che alle elezioni formavano la lista Rivoluzione Civile (Rifondazione Comunista, Italia dei Valori e Verdi), ora accreditati del 3,5%.
Infine, è importante sottolineare come l’area degli indecisi e del non voto scenda dal 50,3% al 48,1%, pur rimanendo su percentuali estremamente alte.
Nel complesso, la formazione del Governo Letta, basato sulle “larghe intese” e la cui nascita appariva chiara già all’indomani della rielezione di Giorgio Napolitano, non ha per ora provocato scossoni nelle intenzioni di voto. Verificheremo se l’operato dell’esecutivo e le schermaglie interne alla “strana coalizione” (delle quali si è già visto l’antipasto sulla questione IMU) daranno già dalle prossime settimane indicazioni più precise.