L’ex ministro dello Sviluppo Corrado Passera, in un’intervista al Corriere della Sera, è sicuro “Il governo Monti ha evitato il tracollo e il commissariamento, blindato i conti e ridato credibilità intenzionale al Paese”. Questo però non è bastato a far crescere il Paese come in molti si aspettavano. In molti, infatti, hanno criticato e criticano il governo Monti per aver aumentato la pressione fiscale invece di diminuirla. Ma Passera non ci sta “Non avevamo le risorse per abbassare le tasse. Quale governo con un po’ di coscienza e competenza non lo fa se può?”. L’ex ministro boccia anche una revisione dell’intero programma di riforme attuato da Monti: dall’Imu alle pensioni: “Sarebbero sbagliati stravolgimenti che mettessero a rischio la credibilità acquisita”.
[ad]Passera interviene anche sulla sua mancata partecipazione in prima persona alle elezioni insieme a Scelta Civica. “Non era il progetto radicalmente riformista di cui il Paese ha bisogno: non si può fare una cosa nuova mettendo insieme pezzi vecchi. Non era nuovo il partito, non era nuovo il programma”. Sulla durata del governo Letta, l’ex ministro è dubbioso: “Sono scettico che partiti così diversi e avversari possano lavorare insieme a lungo”. Passera però non smentisce un suo possibile ritorno in campo nel futuro: “Non so se si creeranno le condizioni, ma in una competizione con regole adeguatamente innovate, valuterei di esserci”.