“L’Ucraina ha tre mesi per adeguare la sua legislazione alle esigenze dell’Unione europea prima della firma dell’accordo di adesione all’UE che si terrà il prossimo novembre”.
[ad]Queste le parole pronunciate dal ministro degli esteri polacco Radoslaw Sikorski a margine della riunione tenutasi la settimana scorsa a Kiev e a cui hanno partecipato anche i ministri degli Esteri di Danimarca, Nicolai Wammen; Lituania, Linas Linkevicius e Olanda , Frans Timmermans.
Invitando i ministri degli esteri in Ucraina a fine anno, Yanukovich ha ribadito come la repubblica da lui guidata apprezzi il loro sostegno all’integrazione europea del Paese. “Credo che gli sforzi porteranno al successo”, ha concluso il presidente ucraino, ponendo l’accento sulla speranza di buona riuscita di un percorso lungo e irto di difficoltà come quello di integrazione europea.
Il ministro polacco, durante i lavori, ha insistito particolarmente sugli sforzi profusi da lui e dai suoi colleghi europei per raggiungere l’obiettivo: “In effetti, abbiamo un’occasione storica per raggiungere il successo per il suo paese e per lei personalmente, signor Presidente», ha detto esplicitamente Sikorski diretto a Yanukovich.
Nel corso di una conferenza stampa congiunta, i ministri degli esteri europei hanno fatto appello alle autorità ucraine e all’opposizione affinché mettano da parte tutte le differenze e i contrasti per far passare tutte le norme richieste dalla UE nei prossimi tre mesi.
In particolare Sikorski ha elogiato il programma di riforme, che si sta attualmente implementando in Ucraina e l’adozione di una serie di progetti di legge da parte della Verkhovna Rada volti a sostenere il pacchetto di riforme politico-economiche finalizzato a rendere l’ex repubblica sovietica un paese più liberale e democratico.
“Voglio assicurarvi che abbiamo valutato la recente accelerazione nell’attuazione delle riforme. Ma vogliamo anche incoraggiarvi ad andare avanti su questa strada”. Ha continuato con viva soddisfazione il ministro polacco. Dopo la conferenza stampa, la piccola delegazione europea ha avuto modo di incontrare i rappresentanti dell’opposizione ucraina.
“E’ un momento chiave per l’Ucraina: è l’ora di fare una scelta civile. I prossimi tre mesi saranno decisivi per sapere se Kiev è in grado di soddisfare le condizioni necessarie per firmare l’accordo di associazione o se trascorreremo i prossimi decenni a chiederci cosa è andato storto e di chi è la colpa”, ha detto Sikorski.
Kiev spera di firmare l’accordo di associazione con l’Unione europea nel novembre 2013 in occasione del vertice dell’Europa Orientale che si terrà a Vilnius. Questo evento promette di essere la più grossa novità all’interno della politica estera europea da un decennio a questa parte.