La trentaseiesima giornata è la prima nella quale alcuni verdetti sono già stati assegnati: intanto la Juventus è matematicamente campione d’Italia per la ventinovesima volta (trentuno se, come fanno i tifosi bianconeri, si contano i due scudetti poi revocati) dopo la vittoria sul Palermo di domenica scorsa. Inoltre il Napoli, inseguitrice dei bianconeri quasi per l’intero campionato, è sicuro dell’accesso alla Champions del prossimo anno, pur non avendo, ad oggi, la certezza di affacciarvisi direttamente dal tabellone principale grazie al secondo posto o di dover passare dai preliminari di agosto a causa di un arrivo al terzo posto nel campionato di quest’anno. Infine, il Pescara è matematicamente retrocesso in serie B. Per tutto il resto, però, tra Europa e salvezza, bisogna aspettare ancora, e probabilmente bisognerà aspettare fino all’ultima giornata.
[ad]Il turno infrasettimanale si aprirà martedì sera con l’anticipo dell’Olimpico tra la Roma di Andreazzoli, chiamata a confermare quanto di buono fatto nelle ultime partite per potersi aggiudicare un posto nella Europa League senza dover attendere la finale di Coppa Italia, e il Chievo di Eugenio Corini, ancora non matematicamente salvo, ma con ben 8 punti di vantaggio sul Palermo terz’ultimo.
Il mercoledì, poi, prima delle 8 partite delle 20.45 ci sarà l’anticipo delle 18.00 tra il già retrocesso Pescara e il Milan: la squadra abruzzese vuole lasciare un segno in questo suo passaggio nella massima serie, prima di tornare tra i cadetti, mentre il Milan deve assolutamente vincere se non vuole trovarsi di nuovo la Fiorentina con il fiato sul collo per l’accesso alla prossima Champions. Nei cinque precedenti solo una volta il Pescara è riuscito a battere i rossoneri in casa, nel lontano ’79-’80, per 2-1, ma nell’ultima sfida in serie A, nel 1992, ha messo in grande difficoltà il grande Milan trovandosi in vantaggio a 5 minuti dalla fine per 4-3 grazie alla rete di Allegri (oggi seduto sulla panchina del Milan) e Massara e alle due autoreti di Baresi, fino a quando Marco Van Basten non ha preso le redini della partita in mano, con uno-due micidiale, ed ha ribaltato il risultato portandolo sul finale di 4-5.
Tra le otto partite che si giocheranno in contemporanea, oltre alla passerella che la Juventus è chiamata a fare sul campo dell’ormai tranquilla Atalanta, si giocano le sfide che riguardano, in particolare, la salvezza.
Il Palermo, che oggi occupa la terz’ultima posizione, deve assolutamente vincere in casa con l’Udinese, che invece è ancora in corsa per l’Europa League, grazie soprattutto alle prodezze del solito bomber Di Natale (l’unico giocatore ad aver superato quota 20 gol in tutte le ultime 4 stagioni in serie A). La sfida di due anni fa è rimasta sul groppone a molti tifosi rosanero, quando un’Udinese che lottava per l’accesso alla Champions League passeggiò su un Palermo stranamente in grosse difficoltà tra le mura amiche, portando a casa i tre punti col più che rotondo risultato di 0-7, grazie ad una tripletta di Di Natale e al poker di Sanchez. L’ultima vittoria del Palermo, invece, risale all’anno precedente, quando fu un gol di Bovo a permettere ai siciliani di vincere il match.
Il Genoa, dal canto suo, è chiamato ad uno scontro diretto, dovendo sfidare in trasferta il Torino, risucchiato anch’esso nella lotta per mantenere la categoria. La squadra granata, infatti, viene da 6 partite consecutive senza vittoria (l’ultima risale all’1-0 del 16 marzo contro la Lazio), con ben cinque sconfitte e un unico pareggio, mentre il Genoa viene da 4 risultati utili consecutivi (due vittorie e due pareggi), che le hanno consentito di tornare a sperare in una salvezza che adesso sembra più probabile.
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Il Siena, invece, punta a mantenere accesa la speranza di salvarsi portando a casa un risultato utile nel derby toscano contro la Fiorentina, che deve riprendere la marcia dopo la sconfitta con la Roma se non vuole compromettere quanto di buono mostrato fin qui. I precedenti ci raccontano di un Siena che ha vinto più partite dei viola (3 vittorie contro 2), anche se questi ultimi non perdono il derby da 4 anni, quando i bianconeri vinsero per 1-0 grazie alla rete di Kharja. L’anno successivo la Fiorentina vinse addirittura per 1-5 grazie ai gol di Kroldrup, Santana, Gilardino (2) e Mutu, mentre per il Siena segnò il solo Maccarone. L’anno scorso, invece, la sfida è terminata con uno scialbo 0-0.
[ad]Le altre sfide in programma mercoledì sono tra Bologna e Napoli, Cagliari e Parma, Sampdoria e Catania, ed, infine, Inter e Lazio in quello che solo fino all’anno scorso sarebbe stato considerato un big-match, mentre oggi può essere visto come la sfida tra due squadre obbligate a vincere per poter mantenere accesa la speranza di entrare solamente nell’Europa dei poveri.