Nel dibatitto di Ballarò di questa settimana si inserisce inevitabilmente anche la discussione sulla figura di Giulio Andreotti, storico esponente della Democrazia Cristiana scomparso pochi giorni fa all’età di 94 anni.
[ad]Il sondaggio Ipsos rileva quello che gli Italiani pensano del controverso uomo politico, protagonista tra luci ed ombre di tutta la storia Italiana degli ultimi decenni. L’istituto mostra come il 39% degli Italiani ritenga che Andreotti sia stato un politico discusso, la cui figura è stata segnata dalle controversie legate alle accuse ed ai processi che ha affrontato in vita.
Una quota molto simile di Italiani, il 36%, da invece un giudizio decisamente piùpositivo, definendo semplicemente Andreotti come un grande statista, non dando peso alle voci che da più parti lo accusano, usando le sue stesse parole, di “tutto, a parte le guerre puniche”. Il 21% degli Italiani è invece più severo riguardo alla figura del 7 volte presidente del Consiglio, vedendolo come un politico che ha avuto gravi responsabilità nelle numerose vicende che lo vedono implicato (anche se non è mai stato effettivamente condannato), e che hanno indubbiamente segnato la storia Italiana dell’ultimo secolo.
Interessante è anche il confronto proposto da Ipsos tra la politica dei tempi di Andreotti e la politica di oggi, che secondo il 40% degli Italiani non era nè migliore nè peggiore, ma valutabile a seconda dei singoli casi, mentre per il 38% degli Italiani era sicuramente migliore. Pesa su questo giudizio l’accezione negativa di cui soffre oggi la politica Italiana, che determina anche la posizione di netta minoranza in cui si trova quel 13% degli Italiani che ritiene che la politica dei tempi di Andreotti fosse peggiore di quella di oggi.