Il sondaggio Ipsos a Ballarò sul M5s non è piaciuto granché a Beppe Grillo. Nel sondaggio si chiedeva alle persone come avrebbero definito i tre maggiori partiti italiani, Pd, Pdl e ovviamente M5s. Fin qui niente di strano. A far saltare la mosca al naso al comico genovese è stata una delle due opzioni alla domanda sul M5s ovvero “Un Gruppo integralista che non va oltre alla protesta”. Risposta che ha ricevuto tra l’altro il 63% dei consensi, facendo inalberare ancora di più Grillo, che rosso in viso, ha pubblicato sul suo blog una velenosa critica indirizzata al conduttore di Ballarò Giovanni Floris sotto forma di “contro sondaggio”. “Il sondaggio si distingue per rigorosità e professionalità, l’impegno profuso per screditare scientificamente il M5S è sicuramente encomiabile: i servi sono sempre più zelanti dei loro padroni” ha attaccato Grillo che poi ha lanciato il suo sondaggio. “Colgo l’occasione per lanciare un sondaggio: “Definirebbe Giovanni Floris: un vero giornalista o un dipendente assunto dal pdmenoelle alla Rai?“. Il risultato del sondaggio, come era facile presupporre, è stato un consenso bulgaro sulla seconda risposta.
[ad] Grillo ha poi commentato duramente le nomine delle commissioni parlamentari. “I nomi dei presidenti delle Commissioni parlamentari, spartite tra pdl e pdmenoelle (per questo hanno aspettato di fare il governo prima di istituirle…), sono un potente vaffanculo alla Nazione. La lista della vergogna comprende trombati, inquisiti, mariti, vecchie scarpe dell’inciucio, riscossori di premi partita, trombettieri del falso, senatrici da supermarket con la scorta. Un tocco di P2 più un tocco di D’Alema. Persone nominate per aver fottuto Prodi alle elezioni presidenziali o per il loro instancabile leccare il culo da sempre a Berlusconi. C’è dentro di tutto, un minestrone di falliti, riciclati, bocciati alle politiche, di eterni ritornanti. Questa lista è una provocazione verso i cittadini per scelta delle persone e per la loro generale incompetenza. Se ci fosse una Commissione per i Cessi di Montecitorio occuperebbero anche quella, metà chiappa pdl, metà chiappa pdmenoelle e lascerebbero il cesso da pulire alla finta opposizione di Sel”.
Intanto il Movimento 5 Stelle, nel corso dell’incontro con il collegio dei questori alla Camera, ha proposto di istituire una carta di credito ad hoc per le spese della diaria (vitto e alloggio) per tutti i deputati. “Tramite gli uffici dell’Amministrazione della Camera si potrebbe dar vita ad una carta di credito dedicata. Questa – ha spiegato il vicecapogruppo alla Camera dei Cinque Stelle Riccardo Nuti – sarebbe una soluzione semplice e fattibile”.