Alagna Lomellina e quelle liste neonazi e neofasciste
E’ il MoVimento 5 stelle a portare la vicenda a livello nazionale. Ad Alagna Lomellina, piccolo centro in provincia di Pavia abitato da 900 anime, quest’anno si terranno le elezioni amministrative. Gli elettori, circa 800, potranno scegliere tra 5 liste, due delle quali hanno scatenato le proteste dei grillini e di buona parte della sinistra locale. Le liste in questione sono il “Movimento Fascismo e Libertà” ed il “Nationalsozialistische arbeit bewegung – Movimento Nazionalista e Socialista dei Lavoratori”.
[ad]Le due liste si ispirano rispettivamente al Fascismo e al Nazismo hitleriano. Il senatore Luis Alberto Orellana, del gruppo del MoVimento 5 Stelle, primo firmatario dell’interrogazione al Ministro Angelino Alfano, ha chiesto l’estromissione delle due liste dalla competizione elettorale per le amministrative. “Al netto dei programmi politici ed amministrativi – recita l’interrogazione – delle due suddette liste, ascrivibili a tematiche di marcata valenza territoriale ed amministrativa le dizioni letterali si pongono in contrasto con la disciplina costituzionale ed ordinaria”. La mozione si riferisce chiaramente alla XII disposizione transitoria della Costituzione che prevede l’impossibilità di ricostituzione del disciolto partito nazionale fascista. Orellana, inoltre, chiede “l’immediato scioglimento del consiglio comunale nel caso anche un solo candidato delle due liste sia eletto”.
Le proteste arrivano anche dalle strutture partitiche locale. In particolare, il responsabile per la provincia di Pavia di Rifondazione Comunista, Giuseppe Abbà, dichiara che è “inaccettabile che determinate liste e simboli vengano posti sulla scheda elettorale nonostante il dettato costituzionale”. Dalla politica arriva anche il commento del sindaco uscente Riccardo Ferrari che si dice “perplesso per l’accettazione di queste due liste alla competizione elettorale”. Tuttavia, il sindaco uscente si affida completamente alle decisioni della prefettura, affermando che se le liste sono state accettate “i candidati avranno fornito spiegazioni sufficienti”. Parole polemiche da parte dell’ex sindaco anche nei riguardi del partito pirata, formazione che parteciperà alle elezioni, di cui viene criticato il simbolo che presenta un teschio, simbolo che, secondo l’ex sindaco, “porta avanti un idea violenta della politica”. Il prefetto di Pavia risponde alle polemiche affermando che una delle liste “fu già presentata, senza problemi, nel 2010”. Ad ogni modo, il prefetto si è dimostrato disponibile ad una discussione a riguardo.
A guidare il Movimento nazionalista e socialista dei lavoratori è il 24enne Matteo Cantù. Il giovane Cantù è un disoccupato già condannato, con pena sospesa, a 80 euro di multa e sette mesi di reclusione per aver danneggiato le sedi dei partiti di sinistra e del PD. Cantù afferma che il suo movimento è già da un po’ sotto i riflettori ma che “non ci si può rifare alla legge Scelba del 1952 poiché questa parla espressamente di partiti fascisti mentre noi ci rifacciamo all’idea nazionalsocialista che ha trovato il suo maggiore esponente in Adolf Hitler”, mentre, per quanto riguarda l’iniziativa parlamentare del MoVimento 5 Stelle denuncia la “paura del confronto”. Inquietanti, invece, le affermazioni del 2006 del coordinatore del movimento, Pierluigi Pagliughi che diceva di “essere nazista fin da quando avevo 20 anni. Non vedo nulla di strano, siamo una formazione politica indipendente che si rifà alle idee di vari partiti che in diversi stati hanno accolto le istanze nazionaliste e socialiste, trovando l’apice del successo nella Germania nazista di Hitler”.