La corte d’appello di Milano ha confermato la condanna a 4 anni per Silvio Berlusconi al processo per i diritti Tv Mediaset. Al Cavaliere anche 5 anni di interdizione dai pubblici uffici. Assolto invece Fedele Confalonieri. Dopo il no dei giudici a fermare il processo in attesa della Consulta, come chiesto dalla difesa dell’ex premier, hanno preso la parola i legali degli imputati Gabriella Galetto e Daniele Lorenzano, quest’ultimo ha reso in aula dichiarazioni spontanee. Il pg Laura Bertolè Viale ha rinunciato a eventuali repliche e il collegio presieduto da Alessandra Galli si è ritirato in camera di consiglio.
[ad] L’ex premier in primo grado è stato condannato a 4 anni di reclusione per frode fiscale sull’acquisizione diritti tv Mediaset e all’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. La stessa richiesta di condanna chiesta dal pg il primo marzo scorso. In una recente intervista a Canale 5 Berlusconi aveva dichiarato: “Il fatto non sussiste se i giudici saranno integerrimi, se invece mi troverò di fronte ad un collegio di giudici politicizzato allora potrebbe esserci una sentenza come quella di prima grado, lontana dal vero e fatta apposta per eliminare l’avversario”.
Reazioni – “La forza della prevenzione è andata al di là della forza dei fatti. Avevamo la consapevolezza che sarebbe andata così”. Cosi’ l’avvocato Niccolò Ghedini, legale di Silvio Berlusconi, ha commentato la sentenza. Per Renato Schifani “Continua la persecuzione giudiziaria nei confronti del presidente Berlusconi, leader politico che ha il consenso di dieci milioni di elettori. Evidentemente, per una certa magistratura la stagione della pacificazione e’ ancora lontana, e forse non arriverà mai. Soprattutto quando si nega con tanta ostinazione la verità dei fatti e ancor di piu’ il buon senso”.“E ora si acceleri nella giunta per le elezioni del Senato, appena sarà costituita, sull’ineleggibilità di Silvio Berlusconi”. E’ l’invito che arriva dalla capogruppo M5S alla Camera, Roberta Lombardi