Nitto Palma eletto presidente Commissione Giustizia
Alla fine, dopo un tira e molla lungo qualche giorno, la spunta Silvio Berlusconi, che riesce a piazzare un suo fedelissimo a capo della commissione parlamentare a lui più cara, ovvero la Commissione giustizia del Senato.
[ad]Il senatore del Popolo della libertà, Francesco Nitto Palma, è stato infatti eletto alla quarta votazione, con 13 preferenze, in ballottaggio con il senatore del Movimento 5 Stelle Michele Giarrusso. L’elezione è stata salutata da un applauso del Pdl.
Il Partito democratico, che nei giorni scorsi aveva duramente contestato la scelta di Berlusconi di designare l’ex guardasigilli, ha infine deciso di votare scheda bianca e si è accontentato di ottenere la vicepresidenza della stessa Commissione giustizia, affidata all’ex magistrato Felice Casson.
Ma chi è Francesco Nitto Palma? Sconosciuto ai più, è stato prima giudice istruttore, e poi procuratore della Repubblica a Roma fino al 1994, anno in cui ha ricoperto il ruolo di vice capo di gabinetto del ministro della giustizia Alfredo Biondi.
La sua carriera politica e parlamentare inizia però successivamente, in occasione delle elezioni politiche del 2001, quando è eletto deputato nelle fila di Forza Italia; in quella legislatura si distingue per essersi fatto promotore di un emendamento finalizzato a reintrodurre l’immunità parlamentare: nello specifico, la norma disponeva che i processi a carico dei parlamentari venissero sospesi fino al termine del loro mandato. A fronte di numerose polemiche, l’emendamento è poi stato ritirato.
Nel 2006 si candida al Senato e conquista uno scranno a Palazzo Madama, riconfermato poi nelle elezioni del 2008, come capolista in Calabria. Ed è proprio nell’ultimo governo Berlusconi che l’ex magistrato comincia ad assumere ruoli più rilevanti: prima è nominato sottosegretario al Ministero dell’Interno e poi, quando l’allora premier sceglie Alfano come nuovo segretario del Pdl (estate del 2011) diventa Ministro della Giustizia. Carica che ricopre fino a Novembre dello stesso anno, quando Berlusconi si dimette.
Il profilo di Nitto Palma è quindi quello di un fine giurista, da sempre organico al berlusconismo. È facile comprendere, dunque, perché il leader del Pdl lo abbia fortissimamente voluto alla testa di una commissione che potrebbe rivelarsi cruciale per il suo stesso destino politico (da Marzo Berlusconi è senatore) vista l’incombente sentenza della Corte d’Appello di Milano per il processo Mediaset.