Grillo attacca Berlusconi: “In altro Paese sarebbe in carcere”

Pubblicato il 9 Maggio 2013 alle 15:24 Autore: Redazione

Beppe Grillo commenta a modo suo la condanna confermata in appello a Berlusconi, coinvolto nel Processo Mediaset. “In un qualsiasi Paese democratico un personaggio come Berlusconi sarebbe in carcere o allontanato da ogni carica pubblica – ha attaccato il comico – da noi è l’ago della bilancia del Governo, punto di riferimento di Napolitano nel suo doppio settennato, protetto dall’opposizione del pdmenoelle formata a sua immagine e somiglianza, tutelato dai servi che ha nominato in Parlamento, difeso dalle menzogne delle televisioni e dei giornali”.

m5s

[ad]Per Grillo “Berlusconi è il garante dell’osceno connubio tra illegalità e democrazia”. Il portavoce dei Cinque Stelle ritrae il Cavaliere come “un parassita che se estratto dallo stomaco della nazione, come Alien, la farebbe morire”. Grillo spiega di non avercela con Berlusconi ma “con chi lo ha reso e lo rende possibile, con chi gli garantisce l’impunità morale, la legittimazione politica, l’uso privatistico delle frequenze televisive, con chi non chiede seduta stante le sue dimissioni dal Parlamento e dichiara come D’Alema “Non commento vicende giudiziarie“. Infine Grillo conferma quanto rivelato ieri dal capogruppo pentastellato alla Camera Roberta Lombardi, ossia il M5s chiederà “l’ineleggibilità in Parlamento di Berlusconi”. E infine lancia una sfida al Pd. “Vedremo chi voterà l’ineleggibilità. Mi mangio un cappello se sarà votata dal pdmenoelle”.

 

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