Il monito di Napolitano “Fermare violenza verbale prima che si tramuti in eversione”
“L’Italia ha superato non solo momenti di tensioni, ma periodi tragici che l’hanno esposta a rischi estremi. Se abbiamo superato quei momenti sapremo superare anche le prove che abbiamo davanti”. A dichiararlo il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nel giorno del ricordo della morte di Aldo Moro. Il Capo dello Stato ha poi invitato le forze politiche ad usare toni più consoni alle istituzioni che ricoprono. “Se c’è una cosa che abbiamo imparato negli Anni di piombo – ha ammonito il presidente – è che la violenza va fermata prima che si trasformi in eversione. Il ricordo del sacrificio delle vittime del terrorismo ci ha dato un’occasione, quella di imparare molte cose, dobbiamo imparare a farlo ad esempio che la violenza va combattuta, fermata, scongiurata prima che si tramuti in eversione. Non possiamo essere tranquilli di fronte a certe esternazioni, anche solo sul piano verbale”. Parole che hanno ricevuto il plauso di Grillo: “Un plauso alle parole del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per aver sottolineato, anche se implicitamente, le parole eversive di Brunetta a proposito della condanna confermata in appello a quattro anni per frode fiscale per i diritti tv per le reti Mediaset di Berlusconi: “Così i giudici distruggono la democrazia“. Napolitano uno di noi”.
[ad]Napolitano è intervenuto anche sulla crisi economica che sta colpendo duramente il Paese. “La crisi economica ha colpito in modo particolarmente incisivo le piccole e medie imprese, preziosa e vitale risorsa del sistema produttivo italiano costringendo molte di queste realtà a compiere sacrifici straordinari e scelte difficili per sopravvivere. Le istituzioni – ha continuato il presidente – devono pertanto sostenere il sistema produttivo offrendo adeguato supporto alle azioni dirette a promuovere investimenti nella ricerca e nelle innovazioni e i processi di sviluppo territoriale, con particolare attenzione alla creazione di nuove aziende da parte dei giovani”.
Infine il Capo dello Stato ha spronato l’Europa a “rendere compatibile in un quadro di rinnovata coesione europea il completamento del processo di risanamento strutturale della finanza pubblica con incisive politiche di rilancio della crescita produttiva e dell’occupazione”.