Nuova tassa all’orizzonte sulla sigaretta elettronica
Tassa sulla sigaretta elettronica. In queste ore, infatti, il Governo Letta è alle prese con il decreto sul pagamento dei debiti della PA e pare che, per garantire una parte della copertura, sia allo studio l’introduzione di un’accisa sui prodotti contenenti nicotina o sostanze sostitutive del consumo di tabacco, ovvero sulle sigarette elettroniche.
[ad]L’emendamento è stato presentato congiuntamente dal relatore di maggioranza al decreto (Marco Causi, Pd) e da quello di minoranza (Maurizio Bernardo,Pdl) e prevede un ampliamento degli spazi finanziari che le Regioni avrebbero all’interno del proprio Patto di Stabilità per girare a Comuni e Province con la finalità di pagare investimenti
In ogni caso, su un provvedimento di ampia portata, che libera 40 miliardi per i pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione, la norma sulle sigarette elettroniche rappresenterebbe davvero un’inezia, al massimo qualche milione di euro di gettito.
Le sigarette elettroniche sono già tassate: attualmente, infatti, sull’acquisto delle ricariche viene pagata l’Iva, mentre non si applica l’accisa prevista invece per il tabacco e i prodotti da fumo, che appunto verrebbe introdotta dal decreto. Se dunque la norma fosse approvata, le sigarette elettroniche verrebbero equiparate in toto agli altri prodotti da fumo. Intanto, le società produttrici di “e-cig” sono già sul piede di guerra. “Questa è una manovra della lobby del tabacco – commenta la spa Ovale, una delle prime aziende italiane a promuovere ed investire nel settore – la nuova tassa è contro gli italiani: colpisce uno dei pochi mercati in crescita e che dà lavoro”.
Non è però affatto detto che il nuovo balzello vada in porto. Il sottosegretario all’economia Pierpaolo Baretta, ha infatti rilasciato le seguenti dichiarazioni: “La tassa sulle sigarette elettroniche rappresenta un’ipotesi di copertura finanziaria possibile. Bisogna pero’ – ha spiegato – visionare la relazione tecnica dei Monopoli”.
Baretta ha fatto presente che si tratta comunque di una “decisione di carattere politico che prenderemo in Parlamento”.
La questione tasse è l’ennesimo scoglio del governo Letta. Già in difficoltà sul ben più grande nodo Imu, non può certo permettersi di inciampare su una questione di minore importanza come quella delle sigarette elettroniche. Anche se, è risaputo, il fumo fa male.