Montezemolo inaugura Italia Futura 2.0
Luca Cordero di Montezemolo torna sulla scena politica dopo un periodo di stasi, seguito dal poco entusiasmante risultato elettorale di Monti e della sua Lista Civica. In un editoriale sul sito della fondazione Italia Futura, il presidente della Ferrari annuncia il suo ritorno in campo. “Per Italia Futura – che è nella politica, ma al di fuori dei partiti, e non è, non può essere, non vuole essere la “corrente” di nessun partito – è arrivato il momento di riprendere la strada maestra, tornando alla mission iniziale: promuovere il dibattito civile e politico sul futuro del Paese, dando voce a chi non si rassegna a contribuire alla vita pubblica solo il giorno delle elezioni”.
[ad]Per Montezemolo l’Italia oggi ha “un nuovo Parlamento ed un nuovo Governo” che rispecchiano il progetto politico di Italia Futura. “Quella che abbiamo davanti è, però, per molti motivi, una diversa stagione. E’ una stagione, sotto molti punti di vista, costituente” scrive Montezemolo. “Alcune delle istituzioni e delle regole che il paese si è dato oltre sessant’anni fa (come il nostro anacronistico bicameralismo) o solo pochi anni fa (come nel caso della sciagurata legge elettorale e del nostro sgangherato federalismo) mostrano la corda”.
Il presidente della Ferrari denuncia come problema da risolvere “la nuova emigrazione italiana” in particolare quella giovanile. “il futuro degli italiani oggi a rischio. E oggi, assai più di ieri, c’è bisogno che qualcuno, quotidianamente, ricordi agli italiani che è arrivato il momento di alzarsi – e in fretta – e riprendere a camminare – anzi, a correre – per riconquistare quel benessere che ci sta scivolando fra le dita”.
Da queste premesse ecco il ritorno in campo di Montezemolo e della fondazione. “Le tante eccellenze italiane sono ancora lì a ricordarci che il paese è in grado di raggiungere risultati straordinari se solo gli si consente di farlo. E’ questo il compito che vogliamo darci – conclude il presidente della Ferrari – Lo faremo innovando nei contenuti e nelle forme”.