Beppe Grillo “il sistema ci odia”
Beppe Grillo ha iniziato da qualche giorno il suo nuovo tour. Dopo lo “Tsunami” tour ha inaugurato il “Tutti a casa” tour per il turno di elezioni amministrative che si terranno il 26 e 27 Maggio. Ultima tappa: Roma Venerdì 24 Maggio.
Partendo da Avellino è stato l’altroieri a Barletta e ieri sera ad Ancona. Grillo dopo il successo elettorale del Movimento 5 Stelle alle ultime elezioni politiche torna ad occuparsi di amministrative. E gira col suo camper, ormai vero e proprio marchio di fabbrica, in alcuni dei comuni dove a fine maggio si eleggeranno i nuovi sindaci.
Nei suoi interventi Grillo si dice certo di un ritorno alle urne entro l’autunno per nuove elezioni politiche. Gli interventi, di tappa in tappa, si concentrano in gran parte sulla politica nazionale. Qualche accenno sui temi economici e di sviluppo dei singoli territori ma nulla di più.
Beppe Grillo, convinto di un prossimo ritorno alle urne, sembra voler mantenere alta l’attenzione sul Movimento. L’interesse nei territori c’è e si vede: la presenza del suo leader resta una fortissima cassa di risonanza. A Barletta, raccontano i più adulti, non si vedeva tanta gente in piazza dall’ultimo intervento di Giorgio Almirante. Correvano i tempi del Movimento Sociale Italiano e sono passati decenni.
In questa nuova fase Beppe Grillo torna a parlare ai quotidiani nazionali. Oggi nell’intervista di Jacopo Iacoboni per La Stampa si è detto favorevole e disponibile ad “un ritorno alla legge elettorale precedente”. Secondo il leader genovese “rifare i collegi sarebbe semplicissimo”. Chi non vuole la modifica della legge elettorale è Berlusconi perché “convinto che se si rivota con questa legge elettorale lui vince e va al Quirinale. A quel punto gli unici a poter impedire questo saremo noi, una Protezione civile. Il Pd sarà sotto il venti. Io sento l’aria, il cerchio si sta stringendo. Lo vedo anche da questa stretta con cui cercano di farci fuori”.
Beppe Grillo scommette sulla sfida finale. Dichiarandosi sotto assedio. Nell’intervista di oggi a La Stampa rispetto alle ultime perquisizioni negli uffici milanesi del suo gruppo ha detto “secondo me ci provano, a bloccare i server, significativo che sia venuta la polizia, non la polizia postale. In questo io vedo una stretta – aggiungendo – è un segnale di quanto il sistema ci odia. Mi vogliono demolire”.
Dal palco Grillo chiede maggiore collaborazione ai protagonisti del mondo delle arti. Il leader del Movimento 5 Stelle auspica che tanti altri artisti si mettano quanto prima in gioco per “sollevare le sorti del Paese”.