Elezioni Comunali Brescia Del Bono sfida sindaco uscente Paroli
Brescia è tra i 719 comuni che il 26 ed il 27 di questo mese dovranno rinnovare le giunte.
[ad]Ad una settimana dall’intervento di Silvio Berlusconi, la città è protagonista indiscussa degli ultimi giorni di campagna elettorale. Lo scontro tra i sostenitori del Cavaliere, da una parte, e i contestatori dall’altra ha avuto una risonanza mediatica non indifferente, che avrà probabilmente i suoi strascichi nell’imminente tornata elettorale. Gli episodi di Brescia rappresentano lo spaccato italiano che contrappone da vent’anni destra e sinistra, nonostante siano oggi al Governo insieme.
La sensazione è di una partita apertissima tra centrodestra e centrosinistra. Con un possibile leggero vantaggio del candidato del centrodestra Adriano Paroli, sindaco uscente. Il candidato del centrosinistra è Emilio Del Bono: capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale. Potrebbero essere loro gli sfidanti per il turno di ballottaggio fissato per il 9 e 10 Giugno. Outsider nella sfida bresciana appare Laura Castelletti, a capo dell’Associazione Brescia per Passione con dei trascorsi nel PSI di Nencini.
I primi tre in corsa per la poltrona di Palazzo della Loggia si sono già incontrati nel 2008. In quell’occasione, Paroli – dopo due mandati consecutivi della giunta Corsini di centrosinistra – vinse al primo turno con il 51,4% dei suffragi, sulla scia del boom berlusconiano alle Politiche.
Vera incognita della sfida amministrativa è la proposta del Movimento 5 Stelle. L’avvocato Laura Gamba, candidata del Movimento “portavoce del programma”, ha puntato la sua campagna su 2 proposte di rottura: istituzione del bilancio partecipativo, alla cui stesura verranno coinvolti i cittadini; chiusura dell’inceneritore entro il 2020, ormai diventato simbolo della città e modello di efficienza in Europa. Alle elezioni di febbraio il Movimento 5 Stelle ha ottenuto il 16,7%.
L’obiettivo del principale antagonista di Paroli, Del Bono, è quello di evitare una sconfitta al primo turno, a fronte dell’ottimo risultato del suo partito ottenuto alla tornata di febbraio (30,5%). Il vincitore delle primarie cittadine conta sull’unità della sinistra al ballottaggio e soprattutto sull’appoggio della lista Castelletti, che porterebbe con sé una percentuale di voti forse decisiva per la vittoria finale.
L’attuale primo cittadino, espressione del centrodestra, punta tutto sull’avvenuta realizzazione della linea metropolitana, commissionata dalla precedente giunta Corsini. Inoltre, secondo le informazioni riportate dal sito del sindaco, il comune di Brescia è stata una delle poche amministrazioni ad aver rispettato il Patto di stabilità. Tale tema è alquanto delicato, basti leggere le rimostranze dell’ANCI di questi ultimi anni, che considera questo patto troppo vincolante per le spese comunali.
In generale, sono 680 gli aspiranti consiglieri comunali, ripartiti in 25 liste. Ecco i nomi degli altri candidati alla carica di sindaco, in ordine di apparizione sulla scheda elettorale: Giovanna Giacopini (Brescia solidale e libertaria), Pierantonio Penocchio (Forza Nuova), Anna Seriga (Donne per Brescia), Francesco Onofri (Civica), Alberto Prandini (Partito Italia Nuova) e Fiorenzo Bertocchi (Rifondazione comunista).
Fabrizio Neironi