Viterbo: unico capoluogo di provincia laziale a dover affrontare il rinnovo del consiglio comunale insieme a Roma, Viterbo si prepara alla sfida cittadina in programma tra meno di 10 giorni.
[ad]Sindaco uscente della Città dei Papi è Giulio Marini, esponente del Popolo della Libertà ed ex Presidente della Provincia di Viterbo. Berlusconiano della prima ora, Marini va in cerca del secondo mandato: alle amministrative del 2008 riuscì ad ottenere al ballottaggio lo scranno più alto del consiglio comunale assicurandosi il 62% dei voti, dopo che nel primo turno aveva raccolto poco più di 21.000 voti, pari al 49,14%.
Il quinquennio di Marini non è stato felicissimo. Il 5 settembre scorso l’attuale primo cittadino di Viterbo fu costretto a rassegnare le sue dimissioni dopo la bocciatura del bilancio da parte del Consiglio comunale. Marini riuscì però a salvarsi in corner: dodici ore prima che le dimissioni diventassero irrevocabili infatti, il sindaco è tornato sui suoi passi, riuscendo nell’impresa di evitare il commissariamento e di ricompattare una maggioranza fin lì dilaniata da lotte intestine. Così, ecco il rimpasto di governo e la nuova giunta, ridotta da 10 a 6 assessori.
Nella città di Santa Rosa si voterà il 26 e 27 maggio; l’eventuale ballottaggio è previsto per il 9 e 10 giugno. I candidati alla poltrona di sindaco sono ben 14, per un totale di 21 liste. Giulio Marini è sostenuto da Pdl, Fratelli d’Italia e due liste civiche (Ego sum leo, Civica per Viterbo) mentre il suo principale sfidante, Leonardo Michelini, può contare sul sostegno del Pd, di Sel e di tre formazioni civiche. Se l’estrema destra ha deciso di correre divisa, CasaPound, Fiamma Tricolore e La Destra presentano infatti un candidato sindaco ciascuno, non è da meno la sinistra: Rifondazione Comunista ha scelto di non apparentarsi con la coalizione di Michelini e di puntare su Marco Prestininzi. Outsider della sfida al Comune è Filippo Rossi, giornalista fondatore di Caffeina Cultura, festival viterbese in programma dal 2007: l’ex direttore del quotidiano della Fondazione Fare Futuro di Gianfranco Fini si presenta alle elezioni con una propria lista, Viva Viterbo. Come non citare poi il Movimento 5 Stelle: candidato sindaco della formazione grillina è Gianluca De Dominicis, quarantenne sottufficiale dell’Esercito. Menzione necessaria infine per Chiara Frontini, ex assessore del primo governo Marini, sostenuta dalle liste Viterbo2020 e Rotta Comune.
Città sempre governata da forze di centrodestra, Viterbo ha confermato anche alle ultime elezioni politiche la sua colorazione: alla Camera il Pdl è risultato il primo partito con il 23,7%, e la coalizione di Berlusconi ha staccato quella di Bersani di ben 8 punti. Occhio però ai sondaggi: quasi a riproporre il risultato tripolare nazionale, l’ ipotesi più accreditata finora per la carica di sindaco sembra essere quella di un sostanziale pareggio, intorno al 25%, tra il centrosinistra di Michelini, il centrodestra di Marini e il Movimento 5 Stelle di De Dominicis. Se insomma il ballottaggio è dietro l’angolo, bisognerà capire quali saranno i due candidati che il 9 e 10 giugno si scontreranno nell’uno contro uno. Una cosa è certa: a Viterbo la sfida è più che mai aperta.
Giordano Giusti