Fiorito si prende i soldi dei vitalizi della Regione Lazio
Franco Fiorito manterrà il vitalizio derivante dalla partecipazione alla scorsa legislatura in Regione Lazio. Non è infatti passato l’emendamento, presentato dal consigliere del MoVimento Cinque Stelle Valentina Corrado, che puntava a cancellare le rendite vitalizie – non ancora pagate – dello scorso mandato regionale. Il consigliere in quota Pdl, dunque, nonostante la bufera giudiziaria che l’ha travolto causando la fine anticipata della Giunta Polverini, porta a casa il bonus senza batter ciglio. E con lui, ovviamente, anche tutti gli altri consiglieri. Questo l’esito dei lavori della IV Commissione Bilancio del Consiglio regionale, nel corso della quale i membri hanno deliberato che i vitalizi non saranno più riconosciuti a partire da questa legislatura.
[ad]Il governatore della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha dichiarato al Corriere della Sera che “per i vitalizi del passato c’è un problema di diritti acquisiti” che potrebbe dare adito a facili ricorsi da parte degli ex consiglieri. La commissione ha stabilito che il nuovo vitalizio non sarà erogato a chi si sia macchiato di reati contro la pubblica amministrazione che come sanzione accessoria comportino l’interdizione dai pubblici uffici. Altro risultato ottenuto dai lavori è la diminuzione del budget ai gruppi consiliari, fissato ora in 5mila euro per consigliere più una quota legata al numero di abitanti in Regione.
Bocciata anche la richiesta della Corrado di abolire i vitalizi per gli assessori esterni. Altra polemica pronta a scoppiare, e sollevata nuovamente dal gruppo consiliare del MoVimento, riguarda una deliberazione, la numero 79 del 28 aprile scorso, che prevederebbe l’aumento del 30% degli emolumenti, pari a circa 30mila euro annui, del capo di Gabinetto Maurizio Venafro e del Segretario Generale della Regione Andrea Tardiola non appena la delibera in questione sarà pubblicata sul Bollettino regionale (ad oggi non è ancora stata pubblicata). La Corrado, dal blog di Beppe Grillo, denuncia “il gioco delle tre carte della Giunta Zingaretti” chiedendo di “rispettare i principi di contenimento della spesa pubblica”. La Regione, dal canto suo, fa sapere che gli stipendi decisi per le due cariche sono inferiori a quelle dei colleghi di molte altre regioni e che proprio quella delibera rientra nell’operazione trasparenza. Zingaretti, per chiudere, ha dichiarato al Corriere che “da quando sono arrivato abbiamo tagliato 240 milioni di costi della politica, e siamo solo all’inizio. Ci siamo diminuiti gli stipendi e tagliato i vitalizi”.
Gianluca Mercuri