Beppe Grillo commenta a modo suo la sospensione dell’Imu attuata ieri dal governo Letta. “Tutto è ridicolo e niente lo è più. L’unica misura di cui sono stati capaci gli interdetti al governo è lo spostamento dell’IMU di tre mesi. Lo vendono come una grande vittoria. Il Paese va a pezzi con gente che si butta dalla finestra, si spara, si dà fuoco e ci regalano lo zuccherino dell’IMU”. Per il leader dei Cinque Stelle i politici “sono venditori di pentole in giacca e cravatta che usano giornalisti tromboni a libro paga, specialisti nel bacio della pantofola, per iniettare bromuro nella popolazione. Incapaci, dilettanti, specialisti del nulla. Un minestrone rancido”.
[ad]Poi Grillo elenca ciò che è ridicolo in Italia. Dall’affidarsi a Gianni Letta all’aver consegnato il governo a Berlusconi. ” Una Nazione ridicola dove le emergenze non sono mai la priorità” scrive il comico. Grillo si rivolge ancora i politici “Dove eravate in tutti questi anni uomini ridicoli che ora avete la pretesa di governarci senza pagare dazio?”. Il leader dei Cinque Stelle è sicuro che dietro a questa “commedia dell’assurdo” ci sia un piano per “guadagnare tempo e neutralizzare il M5S attraverso l’informazione televisiva delle Bocche di Rosa e degli Stuoini”.
Ridiscutere l’euro – In un’intervista al principale quotidiano belga francofono Le Soir, Grillo torna a parlare di Europa. “”Sono un partigiano convinto dell’Europa. Ma voglio che si ridiscuta del concetto stesso di Europa. Quando Monnet l’ha creata con gli altri, si e’ basato sul carbone e l’acciaio, su cose concrete. Non era un tecnocrate (…) Oggi l’Europa è passata a cose astratte. Guardate la finanza. Abbiamo trasferito la nostra sovranità monetaria”. Per quanto riguarda l’euro, Grillo organizzerebbe “”una moratoria di un anno. Una verifica oltre l’euro. E una campagna di informazione ai cittadini perché l’Europa soffre di una crudele mancanza di informazione”. Infine fa una previsione. “Siamo in costante espansione. Sapete, il Movimento e’ già sulla via dell’esportazione. Toccherà ben presto un gran numero di Paesi”.