Legge anti M5s, un autogol per il Pd
La rassegna stampa odierna apre con il disegno di legge anti-movimenti a firma Pd. Nel testo presentato dalla senatrice Finocchiaro, si sostiene che elezioni e rimborsi debbano andare solo ai partiti e non a soggetti senza personalità giuridica e statuto. Norma che andrebbe contro il Movimento 5 Stelle, privo di statuto. Beppe Grillo ha tuonato: “Se la legge fosse confermata alle prossime elezioni non ci saremo”. Il Corriere commenta “E così il Movimento si prende una stella in più. La proposta di legge è un regalo a Grillo”. Dello stesso avviso La Stampa “Un autogol che aiuta l’antipolitica”. Il Secolo XIX “Il Pd e la mina anti Grillo”. L’Unità scrive: “Trasparenza dei partiti, Grillo dice no”. Il Giornale “Il Pd prova a mettere Grillo fuori legge”. Il Manifesto titola: “Dove finiscono i soldi? Grillo alla resa dei conti”. Il Fatto Quotidiano attacca: “Idea Pd: altro che Caimano, ineleggibili i 5 Stelle”. Libero apre in prima pagina: “Grillo allo spiedo. Ha ballato una sola estate?
[ad]La rassegna stampa si occupa anche delle dure parole del cardinale Angelo Bagnasco. “Non è il momento di contrapposizioni sterili né di personalismi e populismi inconcludenti e dannosi. Ci vuole un serio esame di coscienza. In questi tempi abbiamo visto, ad alti livelli, gesti e disponibilità esemplari che devono ispirare tutti” ha ammonito il capo dei vescovi. Il Corriere titola: “I vescovi sostengono le larghe intese: basta populismi”. La Stampa commenta: “I vescovi in attesa della svolta”. Il Giornale “Bagnasco scomunica chi vuol far cadere Letta”.