Treviso liste e candidati per le elezioni amministrative

Il 26 e 27 maggio ci sarà la tornata di elezioni amministrative, con 564 comuni che rinnoveranno Sindaco e Consiglio comunale.

[ad]Nel capoluogo veneto di Treviso si presentano per la carica di sindaco 6 candidati, appoggiati da 15 diverse liste. La sfida sarà tra il candidato di centrosinistra Giovanni Manildo (Pd, Sel e liste civiche), l’ex sindaco ultraottantenne Giancarlo Gentilini (PdL, Lega Nord e liste civiche) e Alessandro Gnocchi del Movimento 5 Stelle.  In corsa, ma con nessuna chance di vittoria e nemmeno di ballottaggio, anche Beppe Mauro (Liste civiche), Alessia Bellon (Indipendenza Veneta) e Massimo Zanetti (liste civiche).

Stando ad un sondaggio della Swg, si preannuncia una tornata elettorale all’insegna del duello centrosinistra-centrodestra.

Di 700 elettori trevigiani intervistati, il 37% ha dichiarato che voterà la squadra di Giovanni Manildo,portabandiera della coalizione di centrosinistra “Treviso Bene Comune” (formata dall’asse Pd-Sel) e il 35% ha espresso apprezzamento per la coalizione Pdl-Lega Nord e Giancarlo Gentilini, 84 primavere e due mandati da primo cittadino alle spalle (divenuto celebre per le  battute a sfondo razzista e xenofobo contro gli immigrati). Entrambi i candidati riscuotono tra il 36% e il 40% dei consensi.

Le altre coalizioni seguono la corsa da lontano: il Movimento 5 Stelle raccoglie intorno al 15% di consensi, mentre le liste civiche di Zanetti, Mauro e Bellon si assestano sotto il 10%, rispettivamente con 9,5%, 2% e 1,5%.

I giochi tuttavia sono ancora aperti: ben il 24% degli intervistati si sono detti ancora indecisi.

Il sondaggio della Swg si è rivelato prezioso ed interessante anche per comprendere gli eventuali orientamenti elettorali in caso di ballottaggio:  in questa situazione potrebbe spuntarla il candidato del centrosinistra, con un 39-43% di preferenze, contro il 35-39% dello “Sceriffo” Gentilini. Anche se su questi dati pesa la forbice del 14-18% di elettori (tendenzialmente grillini) che ha dichiarato che non ritornerebbe alle urne per decidere tra i due.

Se invece al testa a testa con Manildo arrivasse il candidato del M5S Gnocchi, il Democratico potrebbe recuperare voti dalle liste di centro e raggiungere un buon 47-51%, contro il 23-27% del Movimento 5 Stelle, che invece intercetterebbe una parte minoritaria dell’elettorato di destra.

La situazione è quindi molto fluida, imprevedibile ed in costante mutamento: probabilmente molti elettori decideranno all’ultimo momento quale candidato sostenere.

Per una città veneta di rilievo come Treviso, tuttavia, sarebbe forse il caso di voltare definitivamente pagina, superando la candidatura Gentilini, le cui passate giunte hanno sì ottenuto buoni risultati economici e migliorato i servizi, ma non hanno certo dato lustro e arricchito culturalmente la città.