Roma Alemanno abbandona confronto tv per poi tornare
La vera mina vagante dello scontro al Campidoglio è però Alfio Marchini, imprenditore edile classe 1965. Sostenuto da due liste civiche (Cambiamo con Roma e Alfio Marchini sindaco), è tutto fuorché un dilettante.
[ad]Socio fondatore della Fondazione Italiani Europei presieduta da Massimo D’Alema ed ex membro di importanti Cda (RAI, Banca di Roma prima e Unicredit poi), Marchini è diventato presto un personaggio da copertina grazie alle sue apparizioni televisive. La pagina fake, denominata Arfio – con la erre – Marchini conta 13191 like su Facebook, più di quelli della pagina ufficiale.
Il candidato che ha scelto il cuore come simbolo della sua campagna elettorale indirizza i suoi appelli agli scontenti, soprattutto elettori di centro. C’è da colmare infatti il vuoto lasciato dall’Udc, imploso dopo il tonfo delle politiche, che ha deciso di non presentare il proprio simbolo nella maggioranza dei comuni che vanno al voto, Roma compresa.
La segreteria nazionale del partito ha espresso l’appoggio alla candidatura di Marchini ma larga parte della dirigenza romana ha imboccato un’altra strada. Per fare due esempi, Luciano Ciocchetti è candidato vicesindaco con Alemanno, mentre Ignazio Cozzoli, segretario romano dei centristi, è numero 15 nella lista Cittadini per Roma a sostegno dell’attuale sindaco di Roma.
Resta da capire quale sarà la scelta di Marchini in un eventuale ballottaggio: se finora si è tenuto equidistante sia da Marino sia da Alemanno criticando entrambi, la sensazione è che nell’uno contro uno Marchini smetterà i panni dell’indipendente schierandosi al fianco del candidato di centrodestra. Molto dipenderà dalla quantità di voti che porterà a casa: se il 12% stimato dai sondaggi dovesse essere confermato, l’endorsement dell’imprenditore varrebbe oro in vista del secondo turno.